Unità d’Italia, Rothschild, e debito pubblico

Oggi voglio ancora una volta parlare di Sud Italia, anche se molti ormai conoscono la verità oltre a quella storiella che ci hanno raccontato, è giusto ripeterlo  ancora,  perché la loro bugia si è ripetuta negli anni e oggi la verità vuole il suo riscatto e vuole arrivare a tutti.

Quando ero un ragazzino non avevo la minima idea del passato del nostro paese e della storia in generale, dunque divoravo a scuola quei libri di storia, l’unica materia che preferivo. Crescendo però mi sono reso conto che qualcosa non tornava,  mancava qualcosa in quei testi, infatti era “una” versione dei fatti, mancava la versione degli sconfitti. Questo non riguarda solo l’Unità d’Italia ma in generale tutti gli eventi storici.

Oggi, oltre ai racconti popolari arrivati a noi, grazie allo studio di documenti storici, grazie a diversi libri e grazie all’impegno di molti cantautori la verità si è fatta strada. Quello che voglio fare ora non è riscrivere la controstoria, ma semplicemente avanzare una teoria.

Sappiamo che con la conquista del Regno delle Due Sicilie l’economia del Nord si è risanata e che la posizione del Regno, nel cuore del mediterraneo, era di fondamentale importanza militarmente parlando, per tutta l’Europa e non solo.

Ma

Se pensiamo a quello che succede oggi in Medio Oriente, ai disordini,alle continue guerre che nel nome della democrazia e della libertà buttano giù ogni Stato Sovrano, lasciandolo nel caos fin quando non sarà instaurato un governo fantoccio, mi viene qualche dubbio. E se anche il Sud ha fatto parte di un piano? Il piano che vede i Rothschild imporre il loro dominio, infondo la spedizione dei Mille fu finanziata con tre milioni di franchi e monitorata costantemente da parte della massoneria inglese. Infatti Cavour e gli stessi Savoia avevano ormai messo in ginocchio l’economia piemontese, si erano indebitati verso i Rothschild per svariati milioni e divennero in breve due burattini nelle loro mani.

La storia ufficiale racconta che i Mille guidati da Giuseppe Garibaldi,  avrebbero prevalso su l’ esercito borbonico di settanta mila soldati ben addestrati e ben equipaggiati ma in realtà l’impresa di Garibaldi riuscì solo grazie ai finanziamenti dei Rothschild, con i loro soldi i Savoia corruppero gli alti ufficiali.

 

Non c’è bisogno di definirsi “complottisti” per capire le reali intenzioni dei Rothschild dietro l’unità d’Italia, è tutto documentato, il nostro debito pubblico ha avuto inizio proprio il 1 maggio 1866  quando la lira non si poté più cambiare in oro.

Lo Stato per finanziarsi iniziò a chiedere carta moneta a una banca privata. Lo Stato, quindi, a causa di Cavour e soci, ha ceduto già da allora la sua sovranità monetaria affidandola a dei privati. Oltretutto da quando nel 1935 fu decretato definitivamente che la lira non era più ancorata all’oro, si ebbe che il valore della carta moneta derivò da allora semplicemente e unicamente dalla convenzione di chi la usa e accetta come mezzo di pagamento. La carta moneta, dunque, è carta straccia.

Nessun spirito patriottico mosse il Risorgimento, dietro al sangue versato, le ingiustizie e il dolore  come al solito a muovere i fili sono sempre le stesse persone pronte a tutto per i loro interessi e il loro potere.

Voglio ancora una volta ringraziare quelle persone che la storia ufficiale ricorda come i cattivi ma in realtà sono stati i “partigiani” e i veri “eroi” durante l’unità d’Italia, I  Briganti e le affascinanti Brigantesse .

 

di la verità di Ninco Nanco