Mosca lancia l’allarme sui continui sforzi del governo degli Stati Uniti per condurre il mondo intero verso un olocausto nucleare globale.
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, alla recente Conferenza sulla non proliferazione di Mosca, ha dichiarato al pubblico che l’Occidente, guidato dagli Stati Uniti, si sta avvicinando sempre più al conflitto nucleare poiché interferisce con gli sforzi della Russia per rimuovere l’Ucraina dalle grinfie dello Stato profondo occidentale.
Il mondo intero è in uno stato di crisi in questo momento, senza dubbio. E gli Stati Uniti sono in gran parte responsabili della continua escalation di questi problemi con le loro palesi violazioni delle leggi internazionali sulle armi, ha spiegato Lavrov.
I meccanismi che governano il controllo degli armamenti, il disarmo e la non proliferazione sono sotto attacco da parte di Washington, ha detto Lavrov, aggiungendo che gli Stati Uniti hanno “combinato ciclicamente la distruzione deliberata di accordi [di controllo degli armamenti] equilibrati ed equi” utilizzando “schemi palesemente disonesti”.
Se mai esistesse una frase semplice per descrivere gli Stati Uniti nel 2024, “progetti palesemente disonesti” la copre praticamente.
Il giudizio sta arrivando
Nei giorni scorsi avrebbe dovuto esserci una revisione del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP), ma gli Stati Uniti e i loro alleati ne hanno impedito la realizzazione, ha aggiunto Lavrov.
Non solo, ma esiste un accordo a tre tra Stati Uniti, Regno Unito e Australia chiamato AUKUS che sta diventando “sempre più simile a un blocco militare”, ha avvertito Lavrov, paragonando AUKUS alla NATO.
Gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Francia sono anche i principali responsabili del mantenimento in vigore del “regime criminale di Kiev”. Sono anche, secondo Lavrov, i “principali organizzatori” delle provocazioni dell’Occidente contro la Russia.
“Gli Stati Uniti e gli Stati clienti della NATO sognano ancora di infliggere una ‘sconfitta strategica’ alla Russia e sono pronti a portare avanti la loro politica di deterrenza verso il nostro Paese ‘fino all’ultimo ucraino…'”, ha detto Lavrov.
“L’Occidente è in bilico sull’orlo di uno scontro militare diretto tra le potenze nucleari, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche.”
Secondo la Arms Control Association, con sede negli Stati Uniti, la maggior parte delle testate nucleari mondiali, circa il 90%, sono controllate da Stati Uniti e Russia. Sono in vigore da tempo accordi sugli armamenti per tenere sotto controllo le due nazioni, ma l’ultimo rimasto, il Trattato sulla riduzione delle armi strategiche, noto anche come “Nuovo START”, è ormai defunto dopo che la Russia ha recentemente sospeso la sua partecipazione.
Citando il coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto in Ucraina come motivo principale di questa sospensione, la Russia sta muovendo i pezzi sulla scacchiera, così come l’Occidente, in previsione di un imminente conflitto nucleare.
Gli Stati Uniti stanno cercando di convincere la Russia a tornare al Nuovo START, ma Mosca ha affermato che ciò non accadrà finché gli Stati Uniti continueranno a sostenere il regime corrotto di Kiev.
Lavrov, sottolineando la posizione di Mosca al riguardo, ha affermato che “non esiste alcuna base” per alcun tipo di dialogo sul controllo degli armamenti con gli Stati Uniti “a fronte di una guerra ibrida totale condotta contro il nostro Paese”.
È meglio che gli Stati Uniti prendano nota di questi avvertimenti. Se non si tira indietro, l’Occidente si ritroverà presto un mucchio di rovine radioattive fumanti, e questo potrebbe essere proprio il giudizio divino che merita.
“La Russia ha continuamente avvertito l’Occidente che l’espansione della NATO potrebbe portare alla guerra”, ha scritto un commentatore. “L’Occidente ha ignorato la Russia e ciò ha portato all’SMO”.
“La Russia ha continuamente avvertito l’Occidente che indebolire o abbandonare gli accordi sul controllo degli armamenti nucleari potrebbe portare a una guerra nucleare. L’Occidente ignora la Russia. Non potrà dire di non essere stato avvertito”.