Silenzio da tutta la politica contro l’arresto di Assange, che ora potrebbe anche morire una volta estradato negli Usa. Solo Di Battista si è esposto.

«Viviamo in un mondo capovolto: chi lavora per la libertà di parola e il libero giornalismo finisce in galera, chi si macchia di crimini di guerra resta a piede libero». Così lo sceneggiatore Paolo Mosca commenta, su Facebook, l’arresto a Londra di Julian Assange. Uno dei principali motivi per cui Assange è stato arrestato, scrive Mosca, dirigente del Movimento Roosevelt, è il video conosciuto come “Collateral murder”: elicotteri americani uccidono civili iracheni, a Baghdad, sparando nel mucchio. Nessuno di quegli assassini è stato condannato, aggiunge Mosca. In galera ci è finito solo Bradley Manning (oggi Chelsea Manning), cioè l’allora militare Usa che aveva poi inviato il video a Wikileaks, sottolinea Gianluca Ferrara sul “Fatto Quotidiano”, secondo cui «Assange andrebbe premiato, non arrestato». Se ora il governo italiano lo abbandonerà al suo destino, afferma il grillino Alessandro Di Battista, «non ci sarà differenza con gli scendiletto Usa che ci hanno governato negli ultimi trent’anni». Il solo a mobilitarsi per Assange, negli ultimi mesi, era stato Paolo Barnard, protagonista di un lunghissimo sit-it sotto le finestre del “prigioniero”, a Londra, durante le festività natalizie. Unica ammissione ottenuta da Barnard, quella di un giornalista del “Guardian”, Damien Gayle: «Sono stato in ansia a “twittarti”, ma dovevo farlo», gli scrisse Gayle, «perché la libertà di dissenso dovrebbe essere l’anima stessa del mio giornale. Spero non mi licenzino».

Barnard era solo quanto Assange, davanti all’ambasciata ecuadoriana che da 7 anni ospitava il fondatore di Wikileaks, fermato con accuse pretestuose (ipotetico tentativo di stupro, in Svezia). Dapprima trattato come rifugiato politico dall’Ecuador di Rafael Correa, ultimamente era stato ridotto a ostaggio, nella sede diplomatica londinese del paese centramericano, nel frattempo “normalizzato” dal neo-presidente Lenin Moreno, riallineatosi agli Usache ora pretendono l’estradizione di Assange. Su “Pandora Tv”, Giulietto Chiesa ha buon gioco nel ricordare che il “ribaltamento del mondo” cui allude Paolo Mosca si specchia ormai anche tra i “whistleblower”: un tempo erano i dissidenti dell’Urss a scappare in Occidente, mentre oggi l’eroe Edward Snowden vive a Mosca, protetto da Putin, dopo aver sollevato lo scandalo mondiale dello spionaggio di massa gestito dalla Nsa, mentre Assange finisce in carcere per aver messo in mostra la brutalità “imperiale” del potere militare americano e in particolare la spregiudicatezza criminale di Hillary Clinton. Pino Cabras, deputato pentastellato, sottolinea il coraggio del giornalista australiano: «Attraverso la sua azione ha svelato le condotte illegali o minacciose di organi istituzionali e potentissime lobby».

Di fatto, Wikileaks «ha consentito alla democraziacontemporanea di superare i limiti e le chiusure del giornalismo tradizionale nonché le timidezze dei parlamenti nel correggere i comportamenti opachi di vari governi». Citando una presa di posizione dei 5 Stelle alla Camera, Cabras ricorda che Assange ha dato coraggio alla pratica del “whistleblowing” e dell’obiezione di coscienza fino a farla riconoscere nelle leggi e nei codici etici a tutti i livelli. «Come Movimento 5 Stelle – dicono i parlamentari grillini – abbiamo sentito sin dall’inizio dell’avventura di Wikileaks un interesse per una pratica che valorizzava il controllo dal basso e la democratizzazione dell’informazione nell’ambito di una rivoluzione tecnologica con un grande potenziale di liberazione per individui e popoli. Per questo motivo – aggiungono – riteniamo che debbano essere fatti tutti i possibili passi affinché a Julian Assange sia riconosciuto il valore e il rango politico del suo attivismo, da sempre minacciato con ogni mezzo, che sia salvaguardata la sua incolumità e che non ci siano forzature politiche nelle procedure a cui sarà sottoposto».

La figura di Assange, ricorda Alfonso Bianchi sulla “Stampa”, è diventata sempre più quella di un perseguitato per la libertà di espressione. E in tanti, da semplici cittadini a personalità pubbliche, gli hanno espresso solidarietà al punto da candidarlo al Nobel per la Pace. Nel frattempo le accuse contro di lui in Svezia sono cominciate a cadere, prima nel 2015 quella per molestie sessuali e poi due anni dopo anche quella per stupro. Ma su Assange continuava a restare in vigore la richiesta d’arresto britannica per il fatto che si era rifiutato di consegnarsi spontaneamente. Assange ha sempre temuto di essere estradato negli Usa, dove ora Donald Trump lo accusa di aver pubblicato documenti riservati del governo, mettendo a rischio la sicurezza nazionale. Dopo il cambio di governo in Ecuador, la vita di Assange a Londra era diventata quella di un detenuto: fine dei contatti con l’esterno. Gli era stato anche interrotto il collegamento a Internet, con l’accusa di aver violato «un impegno scritto fatto al governo alla fine del 2017 di non rilasciare messaggi che avrebbero potuto interferire con altri Stati». A ottobre, ricorda sempre Bianchi sulla “Stampa”, il suo avvocato, Baltasar Garzon (l’ex magistrato spagnolo anti-corruzione, già impegnato contro il dittatore cileno Pinochet) ha fatto causa al governo di Quito accusandolo di violare i «diritti e le libertà fondamentali» dell’uomo.

Da allora le cose hanno continuato a precipitare fino all’ultimo colpo di scena: il ritiro dell’asilo politico, l’arresto e la conferma della richiesta di estradizione da parte degli Usa. «L’arresto di Julian Assange era prevedibile perché oramai tutte le voci fuori dal coro, tutti i personaggi che sfidano il pensiero unico sono inaccettabili e vanno eliminati», scrive Gianluca Ferrara sul “Fatto”. «A mio avviso – aggiunge – la “colpa” di Assange e della sua Wikileaks è quella di aver svelato quei poteri che proliferano dietro le quinte della politica estera e che puniscono chi si permette di rendere note le loro gesta. La “colpa” di Assange è quella di aver palesato ciò che si cela dietro la maschera che i mass media costruiscono». Ferrara rievoca la mattanza filmata da “Collateral murder” e resa pubblica il 12 luglio del 2007, con i due elicotteri Apache che sparano sui civili a Baghdad, accanendosi anche sui feriti, compresi i bambini. Tra le vittime della carneficina anche due cronisti della “Reuters”, Namir Noor Eldeen e Saeed Chmagh. Dall’elicottero, vedendo i corpi dilaniati, i militari statunitensi commentarono: «Guarda quei bastardi morti!».

Come Manning e Snowden, dice Ferrara, uomini come Assange «ufficialmente possono aver violato delle leggi, ma hanno permesso di svelare nefandezze inquietanti». Assange andrebbe premiato, ribadisce Ferrara, «per il coraggio di aver denunciato quel Deep State, quel complesso di lobby che si celano dietro la facciata di Stati apparentemente democratici». Ora, Julian Assange – ospitato dall’ambascia dell’Ecuador dal 19 giugno 2012 – rischia il carcere duro e forse persino la vita, se venisse estradato negli Usa. Ci ha rivelato verità indicibili, rendendoci più consapevoli e quindi più liberi. Ma ora Julian Assange può crepare, scriveva a gennaio Paolo Barnard, senza che nessuno muova un dito per salvarlo: giornali, attivisti, intellettuali, politici, governi. Si è immolato per tutti, Assange, con le esplosive rivelazioni affidate a Wikilekas. Sperava di suscitare un’ondata di protesta capace di scuotere il potere. E immaginava che l’indignazione lo avrebbe protetto dalla vendetta dell’establishment. Ma si sbagliava: dopo essere stato costretto a «morire giorno per giorno», trattato come un ospite sempre più sgradito, ora è finito in manette senza che nessuno sia riuscito a salvarlo, esattamente come previsto da Barnard.

Fonte LIBRE

3 Risposte a “Silenzio da tutta la politica contro l’arresto di Assange, che ora potrebbe anche morire una volta estradato negli Usa. Solo Di Battista si è esposto.”

  1. Oggi vi è un’aria decisamente diversa rispet…to a quei giorni in cui wikileaks pubblicò il video sull’elicottero…. Allora vi era molto più fervore per Assange, ma negli anni hanno fatto modo che questo fervore si indebolisca giorno dopo giorno. Oggi molti, tra cui le nuove generazioni, non sanno nemmeno chi è Assange. Quello che è grave è che è cambiata la mentalità delle persone per cui oggi sembrano dare per normale quei fatti che Wikileaks mise in mostra: praticamente da una parte una specie di abbassamento di capo e dall’altra una cosa assai più preoccupante che è una specie di collaborazionismo morale con il potere. Ricordiamo ad esempio, che Cristo quella volta doveva pagare con la vita per aversi messo sopra ai sacerdoti del tempio. Anche oggi sembra che Julian Assange debba pagare per aver mostrato delle verità. Sicuramente il messaggio che si vuole dare è di onnipotenza di quel potere che tutto puo fare e piegare e la punizione di qualsiasi persona che si opponga.
    Al di là di tutte le cose sembra che oggi il mondo sia costituito da persone che vogliono che comunque le cose vadano così. Per cui è difficile salvare le persone quando hanno già deciso di non volere essere salvate. Anzi quando dai a queste persone la possibilità di salvarsi ti odieranno e malediranno perchè non hanno più scuse per la loro vita mediocre. Ed un mondo così è destinato a finire male. Il problema è per quelle persone che non sono così e per le quali il mondo è diventato un luogo impossibile in cui vivere.

  2. INVIATE con il Vostro nome al segretario dell’ ONU Antonio Guterres la richiesta di proteggere Julian Assange

    Lettera aperta inviata al segretario dell’ ONU ANTONIO GUTERRES presso la Sede Centrale Delle NAZIONI UNITE 760 United Nations Plaza, New York, NY 10017, USA

    11/04/2019

    Egregio segretario generale dell’ ONU ANTONIO GUTERRES,

    interpretando i principi fondanti dello Statuto delle Nazioni Unite del 26 giugno 1945, Le segnaliamo interessanti documenti resi pubblici da Julian Assange e reperibili su Wikileaks che vivamente La preghiamo di analizzare, verificarne la veridicità ed intervenire con gli strumenti previsti dallo Statuto contro violazioni, abusi, pericolose preparazioni di atti di aggressione presso gli Stati membri affinchè prevalga l’ affermazione dei diritti dell’ Uomo, del progresso, della sicurezza internazionale e della pace. Julian Assange concretizza l’esigenza dei popoli di conoscere l’ agire dei politici e la pubblicizzazione dei documenti è meritoria perchè:

    ***Svelare nell’ universo internettiano i progetti di aggressione di Stati diretti da gruppi di potere e denunciarne la corsa agli armamenti significa: “Preservare le future generazioni dal flagello delle guerra che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili sofferenze all’ umanità.” –
    ***Svelare nell’ universo internettiano la tendenza delle classi politiche ad essere asservite ai poteri forti e disattendere gli interessi sociali significa chiamare ogni cittadino alla partecipazione e : ”Riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’ uomo, nella dignità e nel valore della persona umana e nell’ uguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole.”

    ***Svelare nell’ universo internettiano la violazione dei diritti umani da parte di coloro che dovrebbero tutelarli significa: ” Creare le condizioni in cui la giustizia ed il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e dalle altre fonti del diritto internazionale possano essere mantenuti.”

    ***Svelare nell’ universo internettiano la violenza dell’ esclusione ed indicarne i responsabili per fare uscire dalla denutrizione e dall’ ignoranza vaste stratificazioni sociali indifese significa: ” Promuovere il progresso sociale ed un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà e a tal fine praticare la tolleranza e vivere in pace.”
    ***-Svelare nell’ universo internettiano prevaricazioni e propositi guerrafondai significa: ”Unire tutte le nostre forze per mantenere la pace e la sicurezza internazionale.”
    *** -Svelare nell’ universo internettiano la necessità di difendere principi universalmente condivisi per contrastare malvagità ed aggressività significa :” Assicurare mediante l’ accettazione di principi e l’ istituzione di sistemi, che la forza delle armi non verrà mai usata salvo che nell’ interesse comune.”
    ***-Svelare nell’ universo internettiano che la vigilanza dei popoli sulle proprie classi politiche è possibile tramite gli strumenti informatici del nostro tempo significa: ” Impiegare strumenti internazionali per promuovere il progresso economico e sociale di tutti i popoli.”
    ***I documenti di Wikileaks sono un salutare contributo alla chiarezza, un monito alla classi politiche che disattendono lo statuto dell’ ONU; per questo, Le chiediamo, signor Presidente, di valutare la diffusione dei documenti un prezioso contributo alle società.
    ***Per il coraggioso servizio reso ai popoli, a Lei ed al Consiglio di Sicurezza, Julian Assange può essere considerato un prezioso testimone del nostro tempo che alza la guardia in difesa della democrazia e l’ ONU deve farsi garante dell’ incolumità sua e dei suoi cari.

    Nella certezza che non mancherà di valutare adeguatamente le nostre considerazioni e richieste, rimaniamo in fiduciosa attesa e distintamente La salutiamo
    Partito Internettiano
    Francesco Miglino
    segretario

    ASSANGE HA SVELATO LE TRAME CONTRO I POPOLI E LA DISUMANITA’ DEI POTERI OSCURI.
    *** RICONOSCENZA DEGLI UOMINI DI BUONA VOLONTA’ ,ODIO E PERSECUZIONE DA PARTE DEI POTERI SMASCHERATI E DEI LORO AFFILIATI

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