L’UE considera di vietare le riparazioni su veicoli con più di 15 anni

Proprio quando pensavi che la follia dei veicoli elettrici avesse raggiunto un picco tale da innescare un evidente contraccolpo del settore , ripensaci: perché la Commissione europea è qui per dimostrarti il ​​contrario.

E come pensano di farlo? Secondo Wheels Alive , una pubblicazione automobilistica britannica, l’UE sta valutando la possibilità di vietare le riparazioni sui veicoli che hanno più di 15 anni. 

La misura proposta, avanzata dalla Commissione Europea e in attesa di ratifica, mira a eliminare gradualmente i veicoli più vecchi e ad alte emissioni per promuovere l’adozione di alternative più ecologiche. Questa legislazione pendente, che richiede il via libera sia del Parlamento europeo che del Consiglio, introduce il concetto di “veicolo residuo”.

Solo per prospettiva, ciò significa che i veicoli prodotti nel 2009 o prima non verrebbero presi in considerazione per riparazioni importanti. 

L’iniziativa “Fit for 55” dell’UE mira a ridurre del 55% le emissioni dei trasporti entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e a zero emissioni dirette entro il 2050, compreso un divieto dal 2035 sui nuovi veicoli con motore a combustione, con eccezioni per i futuri carburanti sintetici.

Nonostante questi obiettivi, l’adozione di veicoli a basse o zero emissioni in tutta l’UE non è uniforme, con alcuni paesi come la Spagna che registrano un’età media dei veicoli superiore a 14 anni e oltre il 47% dei veicoli di età superiore a 15 anni, riflettendo una tendenza più ampia in tutta Europa.

La Commissione europea propone di affrontare questo problema puntando alla longevità delle automobili, introducendo progetti di regolamenti per ridefinire la gestione dei rifiuti per i veicoli a fine vita per incoraggiare il riciclaggio e un’economia circolare.

Nonostante le preoccupazioni, il regolamento mira a identificare i veicoli non riparabili a causa di danni significativi o quando i costi di riparazione superano il valore di mercato, senza escludere le necessarie riparazioni o sostituzioni per le auto standard.

Ciò ha acceso il dibattito sui suoi effetti sul settore delle riparazioni automobilistiche e sul destino delle auto d’epoca, sottolineando la complessità di bilanciare gli obiettivi ambientali con considerazioni economiche e culturali.

Abbastanza esilarante, l’UE non ha fornito informazioni su dove la persona media dovrebbe ottenere i fondi per “buttare via” il suo vecchio veicolo e ricominciare da capo con uno nuovo di zecca. E con la continua stampa di contanti in tutto il mondo e l’inflazione dilagante, è più difficile che mai farlo.

Potrebbe essere questo un altro passo nel programma “non possiedi nulla e ti piacerà”?

Cavolo. Proprio quando pensavi che i globalisti non potessero microgestire un singolo settore o dirti cosa puoi e cosa non puoi possedere ulteriormente…