Klaus Schwab: “L’intelligenza artificiale è capace di eleggere i leader di una nazione”

Il fondatore e presidente del World Economic Forum, l’economista tedesco Klaus Schwab, ha affermato che presto le nazioni non dovranno più preoccuparsi di tenere “elezioni” perché gli elettori potrebbero facilmente essere sostituiti dall’intelligenza artificiale.

“L’intelligenza artificiale è più che in grado di eleggere i leader di una nazione”, ha affermato.

Schwab ha fatto questi commenti inquietanti durante un’intervista globalista del World Economic Forum (WEF) con il co-fondatore di Google Sergey Brin, che è stata pubblicata su X da Ezra Levant di Rebel News.

Durante la discussione, Schwab e Brin hanno discusso di “tecnologie digitali”, come l’intelligenza artificiale (AI), e di come queste tecnologie potrebbero essere utilizzate per far avanzare l’agenda globalista del WEF.

“Quindi ora la tecnologia, e la tecnologia digitale, ha principalmente potere analitico”, ha affermato Schwab.

“Ora entriamo nel potere predittivo e abbiamo visto i primi esempi. “La vostra azienda è molto coinvolta in questo”, ha aggiunto Schwab riferendosi a Google.

Schwab ha poi affermato che “il prossimo passo” per la tecnologia digitale sarà quello di sostituire gli elettori con l’intelligenza artificiale.

“Ma il passo successivo potrebbe essere quello di passare alla modalità prescrittiva, il che significa che non sarà più necessario tenere le elezioni perché si possono già prevedere”, ha detto. “E poi si può dire: perché abbiamo bisogno delle elezioni? Perché sappiamo quale sarà il risultato”.

Il suo discorso è in linea con quello di Yuval Harari, principale consigliere di Schwab, che qualche anno fa affermò che nell’era dell’intelligenza artificiale gli esseri umani non godono più del libero arbitrio.

Attualmente si sta svolgendo a Davos il meeting del World Economic Forum. Il WEF ha ricevuto negli anni sempre più domande da quando il conclave ha promosso un’agenda globalista-progressista dai toni autoritari. Anche lo stesso Schwab ha elogiato il modello totalitario del regime comunista cinese.

Ieri il presidente argentino Javier Milei ha rotto lo scacchiere della politica internazionale pronunciando nello stesso Forum di Davos un discorso antisocialista, antimondialista e antiprogressista, che ha catturato l’attenzione internazionale.