Bentornati sull’altura della Trisaia ad un soffio dallo Jonio e dal fiume Sinni. Ecco un’altra prova ufficiale dello Stato italiano. In questo centro dell’Enea (ex CNEN, ex Eni, ex USA) dove veniva lavorato il combustibile nucleare per la centrale di Latina, e dove venivano eseguite sperimentazioni segrete, nonché prodotto il plutonio bellico, le scorie radioattive più pericolose sono state seppellite sottoterra a contatto con la falde acquifere, mentre lo scarico nucleare liquido e gassoso è stato disseminato per decenni nell’ambiente circostante. Oltretutto, in loco, si verificarono alcuni incidenti di grave entità, oggetto di un procedimento giudiziario concluso definitivamente con la condanna penale di un dirigente dell’Enea. Quali sono le conseguenze sanitarie sull’ignara popolazione lucana, pugliese e calabrese?
Riferimenti: http://www.iaea.org/inis/collection/NCLCollectionStore/_Public/02/004/2004814.pdf
da: sarconiweb