Legge di Bilancio, spariscono i 50 milioni per l’assistenza sanitaria causata dall’Ilva. Emiliano: “Ci avevo creduto, dal governo una botta”

È stata una delle ultime, amare, sorprese del passaggio alla Camera della Legge di Bilancio. In extremis è saltato un emendamento, su cui inizialmente il governo aveva espresso parere favorevole, che avrebbe stanziato risorse alla sanità tarantina: 50 milioni per potenziare strutture, personale, e attività diagnostica per fronteggiare l’emergenza sanitaria causata dall’Ilva di Taranto. Uno stop arrivato dallo stesso governo che ha mandato su tutte le furie i parlamentari pugliesi. “Senza alcuna spiegazione, per quella spesa che avevamo concordato di mettere tra le priorità non c’era più il via libera di Palazzo Chigi. Ne chiederò conto è non farò sconti a nessuno”, ha detto al corriere il Presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia.

“Ci avevo creduto ad avere il supporto del governo, sia nel processo di decarbonizzazione della Regione sia nel rafforzamento del sistema sanitario tarantino”, ha detto il presidente della Regione Michele Emiliano. E credo che il governo ne avrebbe avuto solo vantaggi. E invece abbiamo preso una botta”.

“Una promessa – tra le tantissime – non mantenuta da parte del governo Renzi, che vuole condannare la provincia ionica ad essere ancora pregna dei veleni di uno stabilimento che uccide. E la vita ha un valore imparagonabile a qualsiasi ragione economica”, ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.

 

da: huffpost