Altra stranezza notata da molte persone residenti nei luoghi ove il terremoto aveva fatto salire fango, sabbia, acqua o ha causato sprofondamenti del terreno, è che i cani non la smettevano più di annusare l’aria, come se avvertissero un odore inconsueto. Durante la scossa molte persone hanno riferito che i cani guardavano ripetutamente verso l’alto ansimando. Anche i gatti sono sensitivi: angoscia, un atteggiamento nervoso in modo innaturale, voglia di scappare e uscire dalle abitazioni alla ricerca di una via di fuga. E principalmente, in presenza di cuccioli, la necessità primordiale di metterli in salvo, sono i comportamenti più frequenti. La spiegazione? Una teoria è quella per cui i cani percepiscono le vibrazioni della terra prima degli esseri umani. Altre suggeriscono che riescono a rilevare cambiamenti nell’elettricità dell’aria o i gas rilasciati dalle profondità della terra.
La spiegazione scientifica del fenomeno viene da una ricerca dell’Università di Cambridge
IL CANE abbaia, il gatto si agita, gli uccelli volano via: che gli animali avessero un sesto senso nel percepire l’avvicinarsi di un pericolo come il terremoto è cosa risaputa. Ma ora c’è una spiegazione scientifica al perché siano in grado di “sentire” il sisma prima che avvenga. Lo rivela una ricerca dell’Università di Cambridge.
Secondo i ricercatori britannici, che hanno studiato il comportamento di roditori in Perù, Paese il cui territorio è altamente sismico, gli animali percepiscono in anticipo gli ioni positivi rilasciati nell’aria dalle rocce poste sotto stress dall’imminente movimento tellurico: una circostanza che è stata confermata dai radio astronomi, che hanno individuato significative modifiche nella ionosfera nella zona del sisma fino a otto giorni dopo l’evento.
Gli animali, dunque, secondo lo studio dell’Università britannica, reagiscono come delle “spie” per il sisma, lasciando il luogo dove a breve ci sarà il terremoto prima che il sisma si verifichi in quanto capaci di percepire il pericolo.