Questi ragazzini si rivedono in loro, perché in queste serie si inizia sempre dal raccontare la storia dall’inizio, da quando i “criminali” erano ancora ragazzi e questo è il problema.
Quello che si vede nello schermo sono le classiche storie vissute dai ragazzi in quartiere, in periferia ecc.. chi è nato in questi ambienti sa che da ragazzino si entra in quel mondo folle dello spaccio e della microcriminalità, poi man mano che si cresce si riesce ad uscire anche se qualcuno rimane intrappolato in quella vita. Guardando la serie questi ragazzini vengono stimolati ad agire come i loro idoli, perché sono attirati da questi personaggi, hanno visto talmente tante volte quelle serie che per loro è tutto normale. Un esempio può essere Napoli e quello che sta succedendo, ragazzini armati che si fanno la guerra per aggiudicarsi la loro zona di affari, o per esempio lo stesso Provenzano che nel bunker aveva con se oltre che I film Il Padrino anche il cd della colonna sonora, oppure un altro boss della camorra a cui è stata sequestrata la villa costruita identica a quella di “Tony Montana” in Scarface. Non voglio condannare assolutamente film e serie di cui sono appassionato tra l’altro, ma per evitare ciò bisogna avere una società pronta, come dire, una società migliore per tutti, dove il film resta film e non rispecchia la realtà, purtroppo in molti posti in Italia la realtà è peggio del film e qui queste serie diventano manuali di criminalità.