Russia, Lavrov: “Serve un ordine mondiale più equo”. “La globalizzazione è il dominio di un club elitario di Paesi sugli altri”

Tratto da Contro-Informazioni

L’assetto mondiale “unipolare” non può essere duraturo, i leader mondiali devono creare “un ordine mondiale più equo”. Così il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov a Monaco.

Importanti passaggi del discorso del  ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, a Monaco.

Secondo il ministro degli Esteri russo, “la Guerra Freddda continua ad esser epresente nella mente di molti in una epoca caratterizzata dalle menzogne e dalle notizie false”. Ad opinione del  cancelliere russo, “soltanto una forma di cooperazione onesta fra le nazioni può salvarci dalla catastrofe”.

“L’Umanità si trova al cospetto di una fase critica in un “ordine mondiale liberale” che non è riuscito ad adattarsi alla realtà successiva all’epoca della Guerra Fredda”, ha dichiarato Seguei Lavrov, il ministro degli Esteri russo, nel corso della Conferenza sulla Sicurezza a Monaco. Secondo il cancelliere soltanto una epoca di cooperazione potrebbe trasformare l’attuale periodo di post verità in una epoca di post menzogna.

 

Queste le citazioni più importanti:

Sull’Ordine Mondiale

“Dicono che tutte le guerre inizino nella mente delle persone e, seguendo questa logica, è lì dove arrivano al loro fine. Tuttavia questo non è stato ancora il caso della Guerra Fredda, a giudicare dai discorsi di acuni dei politici dell’Europa e degli Stati Uniti fatti all’apertura di questa conferenza.

I dirigenti responsabili devono prendere una decisione adesso e spero che la scelta sia in favore di un ordine mondiale giusto e democratico, possono chiamarlo post Occidentale se lo desiderano,- dove ogni paese sulla base della sua sovranità e nel contesto del diritto internazionale, cercherà un equilibrio adeguato fra i suoi interessi nazionali e quelli dei suoi soci”.

Ci troviamo qui in disaccordo con quelli che hanno incolpato la Russia ed i nuovi centri di potere mondiale di aver cercato di affossare il denominato “ordine mondiale liberale”. La crisi di questo modello fu pianificata previamente (quando il concetto di globalizzazione economica e politica fu creato come uno strumento destinato ad incrementare il club della Elite globale e doveva garantire il suo dominio sugli altri).

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Sulla Russia, sulla NATO e sulla UE

Siamo d’accordo che il prossimo vertice tra il presidente Trump ed il Presidente Putin debba avere luogo e lo andremo a preparare minuziosamente. Si realizzerà quando sarà conveniente per entrambi i presidenti.

Necessitiamo di riallacciare una forma di cooperazione militare e (tuttavia) il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, […] ieri non è stato in grado di dire se la NATO è pronta per questo, ed è una cosa triste.

Se tutti adottano questa impostazione, potremo superare rapidamente il periodo di post verità e resistere alle isteriche guerre della informazione, imposte alla comunità internazionale cercando di convivere lavorando in modo onesto senza menzogne di propaganda e notizie false.

Potremo allora definirlo un periodo di “post menzogna”.

“Siamo categoricamente in disaccordo con chi accusa la Russia, e i nuovi centri d’influenza mondiali, del tentativo di silurare il cosiddetto ‘ordine mondiale liberale’”, ha detto Lavrov sottolineando come la crisi di “questo modello” era “prevedibile” in quanto l’architettura “economico-politica della globalizzazione” è stata realizzata “principalmente come strumento per garantire la crescita di un club elitario di Stati e del suo dominio su tutti gli altri”.

Il discorso di Lavrov non è stato riportato nelle sue parti essenziali dai media europei che hanno dato invece molta importanza a quanto dichiarato dal vicepresidente USA, Mike  Pence, circa l’assetto dell’Alleanza Atlantica. Molta attenzione anche all’incontro avvenuto fra la Angela Merkel ed il vice presidente USA, oltre che ai discorsi bellicosi del ministro israeliano Lieberman  il quale  ha accusato l’Iran di “voler destabilizzare l’Arabia Saudita”, capovolgendo la realtà delle guerre che l’Arabia Saudita conduce contro altri paesi (lo Yemen e la Siria).

 

Nota: Nella conferenza di Monaco, in un capovolgimento “orwelliano” della realtà, la sicurezza dovrebbe essere garantita da quei paesi che hanno fino ad oggi condotto le guerre di aggressione e sobillato dall’interno per rovesciare governi, mentre i paesi che si difendono dal terrorismo e dalle aggressioni esterne sono considerati responsabili delle turbative e della instabilità internazionale.

 

 Traduzione e nota: Luciano Lago

Fonte: Argentina Today

Tratto da: controinformazione.info