Omicidio stradale: È reato anche la scarsa manutenzione delle strade

Gli incidenti stradali non capitano soltanto per l’ irresponsabilità dei conducenti ma spesso le cause possono essere la scarsa manutenzione dei tratti stradali. Non sono rari gli incidenti più o meno gravi a causa di un dislivello dell’asfalto, di un guard rail mancate o per la mancanza di segnaletica.

Il mese scorso ad esempio sulla Salerno Reggio Calabria quattro giovani Reggini hanno perso la vita a causa di un guard rail assente prima dell’entrata in galleria, l’auto con a bordo i giovani a causa del maltempo è scivolata andando a scontrarsi con lo spigolo in cemento armato di inizio tunnel. Oggi il tratto è posto sotto sequestro e il traffico viene deviato sulla corsia opposta, si doveva arrivare a tanto prima di prendere provvedimenti?  Questo è solo uno dei tanti casi in Italia, se fin’ora le responsabilità erano minime grazie alla legge che introduce il reato di omicidio stradale oggi questo tipo di responsabilità viene severamente punita.

 

I punti salienti della circolare inviata dal Ministero dell’Interno a Prefetture e Questure

Per quanto riguarda la responsabilità dei gestori dei tratti stradali il riferimento della circolare ministeriale è all’articolo 14 del Codice della strada e dice:

“Gli enti proprietari, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, provvedono:

a) Alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi.

b) Al controllo tecnico della efficienza delle strade e relative pertinenze.

c) Alla apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta”.

 

Se tutto ciò non viene fatto o come spesso succede viene fatto male, i diretti responsabili possono essere accusati di omicidio colposo.

Assurdo pensare che si è dovuti arrivare a tanto per mettere fine alla leggerezza con cui le società private o statali si occupano della sicurezza stradale. Oggi se non si vuole essere incriminati conviene fare il proprio lavoro come si deve ed era finalmente ora.

di S.M. per La verità di Ninco Nanco