Nei supermercati le nespole spagnole all’assurdo prezzo 4,50 euro al Kilo, Ma non è un’assurdità?

Sì, è un’assurdità. Perché nel Palermitano – a Trabia, a Ficarazzi, nelle borgate di Ciaculli e Croceverde Giardini – si producono nespole di qualità superiore a quelle spagnole! Invece la Grande distribuzione organizzata, a Palermo, ci propone le nespole spagnole ad un prezzo che è due volte e mezzo il prezzo delle nostre nespole! 

Vero è che la Grande distribuzione organizzata fa il bello e il cattivo tempo. Ma vendere a Palermo e dintorni le nespole provenienti dalla Spagna a 4 euro e mezzo al Kg è una follia! In Sicilia, infatti, la zona d’elezione del nespolo è rappresentata dal territorio che va da Ciaculli-Croceverde Giardini e Ficarazzi fino a Trabia (dove questa coltura dà il massimo). Siamo nel Palermitano. ‘Sbolognare’ ai palermitani nespole spagnole a 4,5 euro è veramente il massimo della ‘colonizzazione’, culturale, prima che economica.

Già, colonizzazione culturale. Perché quello che succede a Palermo e dintorni è un controsenso economico! Ricordiamoci che l’ortofrutta arriva in Italia a prezzi stracciati. Arriva dalla Cina, dal Nord Africa e anche dalla Spagna. Arriva e si impone proprio per i prezzi più bassi rispetto all’ortofrutta delle nostre parti.

Ma a Palermo, le nespole spagnole a 4 euro e mezzo sono, lo ribadiamo, un controsenso! Perché non si possono acquistare le nespole spagnole – che sotto il profilo della qualità non sono affatto migliori delle nostre – a un prezzo pari a più del doppio delle nespole del Palermitano!

Certo, la distribuzione organizzata presenta le nespole spagnole in vaschette da mezzo kg: belle a vedersi, ma al gusto – provare per credere – niente di che!

Sono bravi, i signori della Grande distribuzione organizzata: vaschette da mezzo kg posizionate in modo tale da essere il primo frutto che salta agli occhi dei possibili acquirenti. L’ideale per il single: 2 euro e 25 centesimi e si porta la vaschetta a casa. Se poi passano da lì marito e moglie con due figli, beh, due vaschette è il minimo: specie se nel reparto frutta del supermercato – cosa che noi ieri abbiamo verificato – non si vendono le nespole delle nostre parti.

Noi abbiamo acquistato una vaschetta di queste nespole spagnole. Per gustarle e per paragonarle a quelle che, in questo periodo, si raccolgono nei giardini di Palermo. Fatelo anche voi. Se le nespole che raccoglierete sono mature non troverete alcuna differenza: anzi!

Con rispetto parlando, al gusto non sono lontanamente paragonabili al  ‘Nespolone di Trabia’, o alle nespole di Ficarazzi o, ancora, alle nespole che si coltivano nelle borgate di Ciaculli e Croceverde Giardini!

Quindi, a Palermo e dintorni, in certi supermercati, ci presentano le nespole spagnole a un prezzo più che doppio rispetto alle nostre nespole. Ma tutto questo ha un senso?

Vediamo quali sono le differenze.

La prima differenza è nella forma: le nespole spagnole che si vendono in vaschette da mezzo Kg nei supermercati hanno una pezzatura maggiore: insomma sono più voluminose (questo non vale per il già citato ‘Nespolone di Trabia’, che ha una pezzatura simile a quelle spagnole e, lo ribadiamo, ha un sapore che supera di gran lunga il sapore delle nespole spagnole).

La seconda differenza è nel prezzo: la nespola che si coltiva a Palermo e dintorni si vende a 1 euro e mezzo, 2 euro al kg (il ‘Nespolone’ di Trabia costa un po’ di più), mentre le nespole della Spagna, come già accennato, costano 4,5 euro al Kg.

Si può andare avanti così? Possibile che nessuno si occupi di tali questioni? Perché nel Palermitano non si riesce ad organizzare una produzione di nespole di alta qualità, accorciando la filiera, cioè mettendo fuori gioco la Grande distribuzione organizzata e, in generale, i commercianti, ovvero creando un filo diretto tra i produttori e i consumatori siciliani?

Foto tratta da siciliafan.it  

Da I Nuovi Vespri