MANDORLE CALIFORNIANE A 15EURO AL CHILO E QUELLE SICILIANE NEI CASSONETTI

La sicilia e la Puglia sono state da sempre le regioni produttrici di mandorle per eccellenza.Ora sui banconi siciliani ci sono le mandorle americane…..Qualcosa non torna…

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Siamo alla follia! Dopo i limoni a 3,5 Euro al chilogrammo ecco le mandorle californiane a 14,5 Euro al chilogrammo. Con questi prezzi i nostri agricoltori che producono mandorle sarebbero miliardari! Invece a loro li stanno facendo fallire, perché fino a qualche anno fa le mandorle siciliane erano così deprezzate che nemmeno valeva la pena di raccoglierle. Oggi, mentre i nostri agricoltori sono al fallimento ci propinano le mandorle americane e chissà di quali altri Paesi. Mandorle ‘estere’ che presentano aflatossine. Mentre le nostre mandorle totalmente prive di veleni – rimangono sugli alberi… E la regione siciliana che fa? Distribuisce mance del PSR!

Dopo i limoni a 3 Euro e mezzo al chilogrammo della pazza estate che ci siamo lasciati alle spalle, ci tocca sorbirci un’altra assurdità: le mandorle californiane vendute nei supermercati di Palermo a 14,5 Euro al chilogrammo! Vi sembra normale che in Sicilia – che insieme con la Puglia è la regione mandorlicola per eccellenza – i cittadini debbano acquistare le mandorle americane a 14,5 Euro al chilogrammo? Vi sembra normale che questo succede perché gli agricoltori siciliani hanno abbandonato questa coltura – che fa parte della nostra storia e della nostra tradizione – perché i prezzi delle mandorle, fino a qualche anno fa, erano troppo bassi, e ora scopriamo che la grande distribuzione organizzata vende ai Siciliani le mandorle californiane a un prezzo esorbitante?

Intanto per quale motivo dobbiamo acquistare mandorle californiane? Possibile che in Sicilia non dobbiamo mangiare le nostre mandorle? Se la grande distribuzione avesse venduto le mandorle siciliane – che non hanno nulla da invidiare alle mandorle californiane – allo stesso prezzi, i nostri agricoltori produttori di mandorle sarebbero miliardari! Altro che abbandono degli alberi di mandorlo!

Credeteci: quello che sta succedendo con il mandorlo in Sicilia non è normale: è, lo ribadiamo, un’assurdità. Per i Siciliani acquistare mandorle californiane è una pura follia!

Nel 2010, in Sicilia, si contavano ancora 48 mila ettari di superficie coltivata a mandorlo. Forse la stima era un po’ eccessiva: magari aree agricole consociate con altre colture (per esempio, con l’olivo e con la vite) sono state considerate zone a mandorlo. Chissà. Ma il Coordinamento regionale delle aziende siciliane della filiera mandorlicola, beh, questo è stato costituito per davvero. Un’iniziativa del Consorzio della mandorla di Avola (forse la varietà di mandorla siciliana più nota: di certo la più ricercata per la produzione dei tradizionali confetti) e degli agricoltori di Agrigento, altra provincia mandorlicola per antonomasia (insieme con le province di Caltanissetta, di Enna e, naturalmente, di Siracusa).

Insomma, un’iniziativa concreta per tutelare e rilanciare la mandorla siciliana, sei anni fa, è stata messa in piedi. Con il patrocinio dell’assessorato regionale delle risorse agricole e alimentari, filiera frutta secca. Tenete conto che in queste quattro province – Siracusa, Agrigento, Caltanissetta ed Enna si concentra l’82% circa delle piantagioni di mandorle della Sicilia.

Sei anni fa il quadro era chiaro: già allora si sapeva che le mandorle siciliane erano letteralmente “aggredite dalla concorrenza straniera”. Una concorrenza che gli agricoltori siciliani e la stessa Regione siciliana conoscevano bene, se è vero che, dalla fine degli anni ’80 del secolo passato, la superficie a mandorli della Sicilia aveva subito un tracollo, con il dimezzamento degli impianti.

Già anche allora si parlava di assurdità: la domanda mondiale di mandorle cresceva mentre la Sicilia dimezzava la superficie investita a mandorle. Perché? Perché in Sicilia, agli agricoltori, le mandorle venivano pagare a prezzi stracciati!

E’ evidente che, già allora, era in corso una manovra per fare fuori la mandorlicoltura siciliana. I risultati li possiamo ‘apprezzare’ oggi. Ecco le mandorle californiane che la grande distribuzione organizzata ci vende a 14,5 Euro. La ‘colonizzazione’ è perfettamente riuscita.

Noi, ieri, sempre a Palermo, ci siamo fatti il giro tra i supermercati. E abbiamo scoperto quanto segue. Che si possono acquistare mandorle non californiane a 6-7 Euro al chilogrammo. Prezzo che, attenzione, sarebbe già remunerativo per gli agricoltori siciliani. Infatti, se i produttori di mandorle di Siracusa, di Agrigento, di Caltanissetta e di Enna (volendo, anche i produttori di Palermo, Ragusa, Catania Messina e Trapani, che rappresentano il 18% della produzione siciliana) potessero vendere le propria mandorle ai commercianti a 3,5-4 Euro al chilogrammo non avrebbero certo di che lamentarsi.

Ma, a quanto pare, non è così. Anche perché le mandorle che si vendono a 6-7 Euro al chilogrammo non sono ‘tracciabili’: cioè non è possibile stabilire da dove arrivano. Magari sono anche siciliane: ma nella dicitura questo non viene indicato. Viceversa, le mandorle californiane sono ‘tracciabli’: infatti c’è scritto, per l’appunto, che sono mandorle californiane.

Siamo all’ennesima assurdità: le mandorle californiane sono riconoscibili, quelle siciliane, no. Tutto questo in Sicilia!

Non è finita. Molte delle mandorle che arrivano dall’universo mondo – comprese quelle californiane – sono coltivate e, soprattutto conservate in presenza di umidità. Risultato: sono mandorle che contengono tossine molto pericolose per la salute umana: le aflatossine.

Un europarlamentare siciliano eletto in Sicilia (precisazione d’obbligo, perché ormai, sia al parlamento nazionale, sia al parlamento europeo abbiamo anche i parlamentari e gli europarlamentari eletti in Sicilia, ma non siciliani!) – Giovanni La Via – già da qualche anno sta provando a fare introdurre nelle mandorle siciliane l’etichettatura “senza aflatossine”.

Infatti le mandorle prodotte in Sicilia e in Puglia, grazie al clima tipico del nostro Sud Italia, non presentano aflatossine, perché i funghi che li producono (Aspergillus) crepano ‘cotti’ dal sole.

 

da italianosveglia