“I dirigenti hanno sempre fatto carriera in base al cosiddetto obiettivo monetario”, racconta l’uomo, “più soldi si incassano più il dirigente fa carriera e anche soldi. Credo che, a fine anno, i dirigenti più grossi portino a casa anche 70-80mila euro in più”. I cittadini più colpiti dagli accertamenti, ha spiegato l’ex dirigente, sono i piccoli imprenditori: “Arriva un avviso d’accertamento da 100mila euro e, davanti alla proposta di pagarne metà, ci si trova costretti a pagare. Questa costrizione io la trovo inaccettabile. Questa è, dal mio punto di vista e in buona fede, la più grande estorsione di tutti i tempi. È una situazione di potere provocata da accertamenti presuntivi e discrezionali: dietro la discrezionalità c’è la corruzione. Sono andato via perché non potevo accettare questa situazione e anche perché rischiavo molto grosso. Mettersi contro l’amministrazione è pericoloso”.
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