La routine di un 20enne italiano, quello che molti non vedono in un paese malato.

I pensieri di Nessuno:

Guardate che ci hanno fregato alla grande, mi guardo intorno e vedo amici e coetanei, mi metto anch’io in mezzo con le mani legate. Per le generazioni passate era diverso, si aveva un lavoro fisso e una paga adeguata così si è creato un futuro, costruito una casa ecc. Per noi non è così, noi non abbiamo queste possibilità restando in Italia, in Italia siamo al guinzaglio,  non guadagnamo abbastanza per pensare al futuro ne per realizzare i nostri sogni, quei quattro soldi li buttiamo in alcolici droghe o slot machine…giusto per sentirsi vivi, quanto basta per continuare ad andare avanti. Non è neanche lo sballo del sabato sera per divertirsi, quello che ci sono passati tutti o quello che ancora si vive all’estero, è lo sballo da depressione, di rassegnazione, giusto per…o questo o niente. Siamo cresciuti con la tv che ci mostrava una vita che noi non possiamo più permetterci, ci siamo illusi e oggi non abbiamo neanche la forza per ribellarci, siamo soltanto figli di questa società malata. Io non dovrei dirle ste cose perché tradisco me stesso e la mia generazione ma qualcuno deve rendersi conto del periodo buio che stiamo vivendo!  Siamo arrivati al punto che se vai da un commercialista per aprire un attiva, è lui il primo a dirti.. ma sei pazzo? Vuoi rovinarti?  Lascia stare. Io fosse per me sarei restato a vivere in Italia, ma non posso stare in questa Italia a lungo perché mi ammalo come tutti gli altri..e quindi vado e vengo da questo paese tanto caro tanto infame…ma credetemi stiamo messi male!  Ma chi ce la da una mano?