INQUIETANTI GENEALOGIE un tempo monarchi, oggi i discendenti presidenti…

Che i presidenti Usa discendono tutti dalla vecchia classe dirigente, la vecchia nobiltà, non c’è dubbio, anche nelle vene di Obama scorre sangue blu. Il Presidente nero in realtà aveva una madre bianca, morta di cancro nel 1955, Stanley Ann Dunham Seotoro, antenati della madre erano George Washington Overall e Mary Duvall. Ma questo è niente!

  • Obama e Bush Jr sono cugini di 11° grado tramite Samuel Hinckley, e dunque è imparentato anche con Bush Senior
  • Obama è imparentato con Harry Truman (33° presidente) tramite Mareen Duvall
  • Obama è cugino di 8° grado con Jimmy Carter(39° presidente)
  • Il marito di una lontana cugina di Obama è Woodrow Wilson (28° presidente)
  • Obama stesso ha scritto che uno dei propri antenati sia Davis Jefferson

Il sangue reale scorre nelle vene di Obama essendo suoi antenati nientemeno che Guglielmo I° (il re Leone) ed Enrico II° d’ Inghilterra.

Detto ciò vi proponiamo l’interessante articolo di croponline che riporta tutte le teorie su questi curiosi fatti dalle più fantasiose alle più inquietanti…a voi la lettura e la sentenza:

Bruce Harrison, fondatore del Waikoloa-based Family Forest Project, afferma di aver trovato collegamenti tra il senatore democratico Obama dell’Illinois e i presidenti George Washington, James Madison, Harry Truman e Jimmy Carter (…) Bruce e Kristine Harrison, gestori dei databases storici, sono andati a ritroso nel tempo indagando la famiglia dei Bush e del democratico John Kerry. Il risultato? Sono cugini! Sia il presidente che il senatore del Massachusetts possono dire di essere discendenti di Carlo Magno, Walt Disney e Marilyn Monroe! Incredibile, vero? I sovrani di una volta sono i governanti di oggi, e la democrazia appare tanto come un’illusione data alle genti.

L’America è grande, ma guarda caso troviamo che i presidenti di oggi sono imparentati con i presidenti di ieri… non può essere un caso, ma un qualcosa di voluto e programmato.

I nobili da che mondo e mondo si sposano tra di loro, tra consanguinei. Si dice che soffrissero di un’emofilia ereditaria, per mancanza di ossigeno. Ciò portava il sangue a essere più scuro del normale. Un’altra tradizione vuole che i nobili non prendessero il sole, per distinguersi dal volgo, che invece usava abbronzarsi. Le vene più blu sarebbero state più facilmente visibili sotto la pelle pallida. Un’altra teoria vuole che i nobili siano discendenti degli antichi dèi, di natura extraterrestre. Nel libro, Dèi del cielo, dèi della Terra

All’origine della credenza che i nobili avessero sangue blu potrebbe esserci un’altra leggenda, che vede gli Atlantidei avere sangue e pelle del medesimo colore. Manetone ed Erodoto ci confermano che gli Egizi facevano molta attenzione ai colori che utilizzavano nei loro affreschi. Ma stranamente, in alcuni di essi, troviamo certi dèi dipinti di blu, come ad esempio Amon e Shu. Altri invece compaiono nelle pitture con la pelle verde, come Osiride e Thot (…) Questi sarebbero stati abitanti di Atlantide, scampati al disastro che interessò la loro isola, così come il resto del mondo. La prima élite. I primi sovrani del mondo. Per questo, il concetto di “blu” come sinonimo di regalità si perpetuò nei secoli, fino ai nostri tempi. A tal proposito non possiamo tralasciare il fatto che, ancora oggi, esistano delle popolazioni di Indios dalla pelle tendente al blu sugli altipiani delle Ande, a causa della mancanza di ossigeno nel sangue. Oppure, il fatto che gli antichi abitanti della Scozia usassero dipingersi la pelle di blu, forse, in ricordo dei loro dèi (…).

[Giorgio Pastore, Dèi del cielo, dèi della Terra, Eremon edizioni, 2007, pp. 243-244]

 

Per dovere di cronaca vi informo che David Icke sostiene, sulla base di molte testimonianze da lui raccolte, che i nobili dell’antichità e del mondo di oggi (sovrani e politici) sarebbero di stirpe rettiloide ed ecco perché sangue blu, nei rettili se non riscaldato dal sole il sangue è di colore blu. A sostegno di tale ipotesi abbiamo le varie rappresentazioni del simbolo del rettile, del serpente, che ritroviamo in diverse epoche.

Il sangue blu potrebbe essere infine soltanto un simbolo, per distinguere il lignaggio nobiliare da quello popolare, dal sangue rosso. Tuttavia, una cosa è certa: i nobili, i sovrani, i presidenti, i politici più in alto non amano mischiare il loro sangue con quello della gente comune! L’assassinio della principessa Diana è un esempio delle conseguenze a cui va incontro un nobile che infrange questa regola secolare.

Discendiamo tutti da un primo nucleo di uomini sapiens che gli scienziati collocano in Africa (o al limite in Asia). Ma qui la questione, a mio avviso, è un’altra. A un certo punto della storia un piccolo gruppo di persone ha deciso di voler regnare sulla maggioranza, sempre loro. Hanno stabilito di unirsi nei secoli solo tra consanguinei (non è casuale!) e hanno portato avanti le loro idee per secoli. Finché si parlava di imperatori e re, ancora ancora, si sa, era normale che vi fossero successioni ereditarie. Ma a un certo punto della storia i re, almeno la maggior parte, sono scomparsi per lasciare il posto ai presidenti che, in teoria, dovevano essere uomini del popolo solamente più fortunati di altri, in teoria scelti dal popolo… dopo le grandi rivoluzioni del passato, le cose dovevano andare così.

Invece troviamo che Bush e tanti altri discendono da Carlo Magno! E non può essere casuale, perché non riguarda solo lui, ma tanti altri uomini politici dei nostri giorni. Ciò significa solo una cosa, che in tutti questi anni ci hanno sempre presi per i fondelli. Ci hanno fatto credere che dopo le rivoluzioni dei secoli scorsi il potere fosse passato nelle mani del popolo, invece è sempre nelle loro mani. E la stragrande maggioranza della gente ignora tutto ciò e ancora oggi crede che Bush sia lì solo per una questione di meriti… quando invece è stato tutto programmato fin dall’inizio.

A mio avviso, queste persone erano e sono ancora oggi senza scrupoli. Sono fubri, lo sono sempre stati, sanno la verità, ma tacciono. Si sono inventati tanti modi per tenerci soggiogati al loro effimero potere. Questi, nella storia, non hanno mai fatto gli interessi dei molti, ma dei pochi: i loro. Basti vedere le guerre. Erano sempre i più poveri (ad esempio, chi non poteva permettersi una buona armatura) a rimetterci le penne. Imperatori, re e generali osservavano gli esiti delle battaglie dall’alto della loro postazione, mentre lasciavano che i fanti di prima linea si massacrassero tra loro. Tanto poi erano questi “grandi” che si attribuivano le vittorie. E, ancora oggi, i presidenti e i ministri comandano, i soldati muoiono.