Il crescente sviluppo economico del Cile ha determinato l’incremento della domanda di energia, che il governo ha soddisfatto attraverso la costruzione di nuovi impianti solari: attualmente esistono ben 29 centrali e 15 sono in fase di progettazione.
Il territorio cileno ha a disposizione due reti di distribuzione dell’energia elettrica che non sono connesse tra loro. Tra queste esistono zone che sono sfornite totalmente dalla rete ed altre povere di infrastrutture in cui non è possibile distribuire adeguatamente l’energia elettrica.
Altre zone ancora invece ricevono molta più corrente di quella necessaria, ed è proprio in questi territori che il prezzo dell’energia è calato tanto da arrivare a zero. Allo stesso modo quelle poco servite usufruiscono della corrente ad un costo molto maggiore.
Il problema è che in mancanza di una adeguata rete di distribuzione, non è possibile smistare l’eccesso di energia laddove ce ne è carenza.
L’errore del governo è stato quello investire enormemente sul solare ma senza aggiornare le reti di distribuzione.
Il Cile è in questo momento in crescita economica ma esistono ancora zone molto estese del suo territorio arretrate dal punto di vista industriale. È stato pianificato un piano di interventi a breve termine, che ha portato alla veloce produzione di energia elettrica a partire da fonti solari, quando invece bisognava pensare ad un progetto a lungo termine che eventualmente rispondesse al prioritario bisogno di ammodernare l’intero paese.