La mafia al contrario dei briganti lavorava con i nobili e i grandi proprietari terrieri (massoni). All’inizio la “mafia” non era quella società che conosciamo oggi, i “picciotti” erano semplicemente uomini che lavorano con i Nobili e i grandi proprietari terrieri. Nessun rito di affiliazione e nessuna struttura, semplicemente uomini a cui il “padrone” dava un’arma e un cavallo per la propria sicurezza, per controllare le proprietà di famiglia e per “tenere calmi” i lavoratori sfruttati.
Con l’Unità d’Italia questi uomini finirono ad aiutare i Garibaldini in prima, e in seguito a collaborare con il Generale dell’esercito piemontese Cialdini, con i Savoia e con il nuovo Stato. Da quel momento sono entrati i “riti” mafiosi di affiliazione che si rifanno agli stessi riti di affiliazione delle logge massoniche. Qui si può iniziare a parlare finalmente di Mafia, ‘Ndrangheta e Camorra, qui nascono queste società e non prima. I “picciotti” grazie al loro aiuto hanno acquisito sempre più potere e denaro fino ad acquistare le stesse proprietà dove lavoravano come guardiani.
Morale? Il brigantaggio fu estirpato con inaudita violenza, la Mafia è ancora presente e dall’unità d’Italia fino ad oggi è diventata sempre più potente.
di S.M. per La verità di Ninco Nanco