Il Brasile si unisce ora ad una linea crescente di paesi che stanno facendo lo stesso. La Russia si è unita alla lotta lo scorso anno, giurando di non nutrire i suoi cittadini con degli alimenti geneticamente modificati. In Nuova Zelanda, per citarne un’altra, i prodotti Monsanto semplicemente non esistono.
Negli Stati Uniti, e anche in Australia, andare in un supermercato significa acquistare alimenti geneticamente modificati. Almeno l’ottanta per cento dei cibi confezionati che si trovano sugli scaffali sono prodotti OGM. E anche se il Brasile è il secondo più grande produttore di mais OGM, gli agricoltori hanno iniziato a rinunciare ad alimentare il bestiame con questo mais.
Monsanto sta cominciando a perdere la sua roccaforte.