I due carabinieri minacciavano l’automobilista di arrestarlo per spaccio di droga, lasciandolo con la sola possibilità di accettare l’estorsione di denaro per essere lasciato andare.
Altre volte i due carabinieri ricorrevano ad un altro metodo: attraverso un alcoltest modificato facevano risultare positivo all’etilometro l’automobilista e poi gli chiedevano una somma di denaro per lasciarlo andare senza conseguenze.
Ad incastrarli le intercettazioni telefoniche, ordinate dalla magistratura nell’ambito di un altro processo nel quale i due si trovano già in veste di imputati, insieme al loro ex capitano René Biancheri, accusati di corruzione, falso e peculato. Mario Arnò e Massimiliano Mazzotta ora dovranno rispondere anche delle accuse di estorsione.
Fonte: unionesarda.it