Caldaia ibrida a zeolite: il calorifero che dura 300 anni

La caldaia ibrida a zeolite, prodigio tecnologico green

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Come fa una caldaia ibrida a durare così a lungo? Succede quando è alimentata a zeolite, un sasso che permette di generare calore per 30 anni.

Un sasso molto poroso, simile alla ceramica, che assorbe e rilascia grandi quantità di vapore acqueo. Quando è stata scoperta questa caratteristica unica, la zeolite, non poteva che essere utilizzata negli impianti di riscaldamento e di produzione di acqua sanitaria. La prima applicazione è stata in una caldaia ibrida, prodotta da un’azienda tedesca.

 

Come funziona? Ecco spiegato questo ‘prodigio’.

La caldaia ibrida a zeolite

Il funzionamento è molto semplice. Anche perché la pietra stessa, naturalmente presente in natura, non richiede particolari applicazioni o processi industriali per generare calore.

Basta versarci sopra dell’acqua, tutto qui. E la zeolite sprigiona calore fino a 80 gradi centigradi, in pochissimi secondi.

D’altronde, il termine zeolite derivati proprio dal greco “pietra che riscalda”. Da lithos, che significa pietra, e zein, bollire E lei lo fa egregiamente.

La Vaillant ha commercializzato una caldaia ibrida che funziona proprio con questo sasso ‘miracoloso’. Si chiama ZeoTherm.

L’unico problema? La zeolite non è presente in elevatissime concentrazioni sulla terra e l’estrazione richiede ingenti risorse energetiche, che potrebbero inficiare la sostanziale ecosostenibilità del progetto.

Niente paura: dalla casa di produzione tedesca hanno pensato anche a questo. Ci sono voluti 8 anni, ma alla fine i ricercatori sono riusciti a realizzare una versione sintetica del minerale. D’altronde, il composto chimico è molto semplice: silicio e alluminio. Il risultato? Piccole sfere bianche, del diametro di circa un millimetro.

La cosa davvero pazzesca è che la zeolite mantiene il proprio potere carolifero per circa 300 anni. Praticamente, una volta acquistata non ha più bisogno di essere sostituita.

 

L’impatto ambientale della caldaia ibrida

Cosa vuol dire innanzitutto caldaia ibrida? È un mix di due energie green. Abbiamo un pannello solare termico che raccoglie la luce e il calore del sole. Con essi, l’impianto riscalda l’acqua che arriva in un’abitazione. L’acqua così riscaldata andrà ad alimentare la caldaia in zeolite. E così si chiude il cerchio: la zeolite invierà acqua calda ai termosifoni di casa, nonché alla doccia e ai lavandini.

 

Tutto molto semplice.

Il rendimento energetico della caldaia arriva, con la zeolite, fino al 135%. Questo si traduce in emissioni di CO2 minori del 30% rispetto alle caldaie tradizionali.

Se a Milano adottassero tutti questo impianto di riscaldamento, ci sarebbero 150mila tonnellate di CO2 in meno in città. L’equivalente di più di 100 giorni – ogni anno – senza nemmeno un auto in strada.

 

da Ambiente Bio