Berlino: a pensare male spesso ci si indovina…terrorista? O altro?

Quello che scriverò non è documentato e forse non è vero, o forse si? Diciamo che è solo un racconto di fantasia, o meglio una brutta favola…

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Un attentato ha colpito di nuovo la Germania dove un tir con le stesse modalità di Nizza, è piombato sulla folla che si trovava in uno dei tanti mercatini di Natale a Berlino. Dopo qualche ora le agenzie stampa di tutto il mondo lanciano la stessa notizia: Arrestato il responsabile dell’attentato. Per quanto ha dichiarato la polizia tedesca il terrorista in questione era un afgano ospite in un centro di accoglienza proprio a Berlino. Il ragazzo dopo essere sceso dal camion (dopo la strage) si è allontanato ed è stato seguito da un cittadino li presente, che lo ha consegnato praticamente nelle mani della polizia, almeno così hanno detto, dopo di che è stato rilasciato perché ritenuto estraneo ai fatti. Quindi il cittadino (di sicuro inventato) chi cazzo ha seguito? Punto primo. Punto secondo, se si confermava una notizia del tipo  ‘un “Rifugiato” ha compiuto l’attentato nel paese che lo ha accolto’, succedeva un disastro, la Merkel di sicuro era quella più a rischio oltre a tutta la classe dirigente al suo fianco. Inoltre questo poteva dare vita ad una rivolta popolare.

Per fortuna i burattinai si sono accorti subito  dell’errore, così hanno optato per un’altra soluzione. C’era poco tempo per studiare un nuovo piano quindi hanno adottato il vecchio e stra usato trucco del documento. Credo che per prima cosa gli investigatori dopo il tragico episodio, abbiano messo sotto sopra quel camion e se c’era un documento sotto il sedile, di sicuro veniva fuori dopo una, massimo due ore dell’attentato, e invece no. Solo il giorno dopo come per magia compare il classico documento che ormai dopo ogni attentato in Europa gli sprovveduti terroristi perdono proprio sul luogo del delitto. Nonostante le fughe e i volti coperti questi, il documento lo portano sempre!. Ed ecco trovato il colpevole da dare in pasto alla folla…un terrorista, uno che appartiene all’Isis, è lui il mostro! Bene, ma ne siamo proprio sicuri? O dietro questi attentati si nasconde un altra mente, una che non ha niente a che vedere con lo stato islamico? Ricordate la strategia della tensione? Le bombe? Chi c’era li dietro?  Questo casino investigativo sembra indicare tutt’altro, anzi in ogni attentato c’è stato sempre qualche dettaglio che voleva dimostrare tutt’altro.

Questa come detto prima è solo una favola… ognuno la interpreta come vuole e trova, sempre se c’è, la morale che vuole. Bye Bye 

di La verità di Ninco Nanco