Atene: contestano Tsipras, polizia contro i pensionati

La polizia ellenica è intervenuta utilizzando scudi, gas lacrimogeni e spray urticanti per disperdere una manifestazione dei pensionati, scesi in piazza per protestare contro le nuove misure di austerità decise dal governo guidato da Alexis Tsipras che includono vaste privatizzazioni e un’ulteriore sforbiciata alle pensioni.

Sono alcune migliaia le persone che sono scese in piazza questa mattina nella capitale ellenica per protestare contro le nuove misure di austerità introdotte dal governo su richiesta della Troika. I pensionati, sostenuti da vari gruppi di sinistra, si stavano dirigendo verso l’ufficio del primo ministro quando i poliziotti in tenuta antisommossa sono intervenuti per bloccarli.

La tensione fra manifestanti e poliziotti è salita quando il corteo, formato da alcune migliaia di persone radunate dall’opposizione comunista per protestare contro i tagli alle pensioni, si é avvicinato al palazzo del governo, ma si è trovato il passo sbarrato dai cordoni di polizia in assetto antisommossa. A quel punto un gruppo di manifestanti – a mani nude e a volto scoperto – ha tentato di forzare il cordone scontrandosi però con la reazione violenta dei poliziotti.

A causa dell’indignazione suscitata anche all’interno di Syriza dall’intervento della polizia contro i manifestanti la stampa ellenica informa “che il premier Alexis Tsipras si è detto preoccupato dall’uso dei gas lacrimogeni da parte della polizia contro i pensionati scesi in piazza e ha subito convocato il ministro dell’Ordine pubblico Nikos Toskas”.

Il ministro per la Protezione dei cittadini si e’ assunto “la responsabilita’ politica” dell’uso dei gas e ha annunciato che sarà proibito nel futuro se i manifestanti sono pensionati o lavoratori. Ma ormai il primo ministro che aveva promesso di cambiare la Grecia e di cambiare l’Europa cancellando l’austerità per realizzare i suoi comizi deve affidarsi a un numero sempre più consistente di poliziotti, segno che la sua popolarità è in netto calo e la rabbia sociale comincia a manifestarsi. Due settimane fa, a Salonicco il Ministero degli Interni ha dovuto mobilitare ben 5mila agenti per tenere lontani 15mila manifestanti indignati.

“Se loro sono di sinistra – ha detto un manifestante ai giornalisti presenti, riferendosi a Syriza – allora io sono Sophia Loren”.

da: contropiano