Una marcia di protesta sotto casa del premier Matteo Renzi, a Pontassieve, contro la riforma del Corpo Forestale dello Stato, che prevede l’accorpamento con l’Arma dei Carabinieri. Entro Natale, il Governo dovrebbe varare il decreto che dà l’avvio alla riforma. E pochi giorni prima, il 20 dicembre, i sindacati del Corpo Forestale pensano di scendere in piazza.
“Sarà una marcia fino alla casa del premier”, conferma all’Agenzia Dire Gabriele Pettorelli, segretario regionale del Sapaf in Emilia-Romagna, a margine di un convegno in Regione. I sindacati del Corpo Forestale “si oppongono a questa riforma- spiega Pettorelli- l’Arma dei Carabinieri è un corpo militare e questo passaggio per il personale della Forestale, che è civile, comporta delle negatività anche in termini di tutele”. Passando al regime militare, infatti, “si perdono alcune garanzie dal punto di vista delle aspettative e dei congedi- sottolinea il segretario del Sapaf- e si perde anche la rappresentanza sindacale”. Inoltre, c’è il timore che la riforma vada a “detrimento del controllo del territorio, riducendo la presenza e tagliando i presidi. Non siamo contro le riforme a prescindere- precisa Pettorelli- ma vorremmo un confronto, che finora non c’è stato, per proporre soluzioni su tutto il comparto sicurezza. Perché tagliare solo il Corpo Forestale è una boiata”. Oltretutto, sottolinea il segretario del Sapaf, “da un sondaggio interno risulta che il 98% del personale si è dichiarato contrario alla militarizzazione”.
Fonte: Il Giornale D’Italia
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