….basato sulla storia vera di Solomon Bibo, immigrato ebreo di origine tedesca che si ritrovò a governare una regione abitata dai Nativi Americani, il regista Paul Ratner ha trovato degli scatti meravigliosi che ritraggono gli Indiani d’America; alcune sono state colorate a mano, altre furono scattate con l’appena nato processo Kodachrome.
Che siano in bianco e nero o a colori, osservare la storia dei Nativi Americani è sempre affascinante e, scorrendo la galleria, è impossibile non sentire una grande tristezza per una cultura ricchissima che è stata così barbaramente sterminata…
Il regista Paul Ratner ha trovato le fotografie dei Nativi Americani durante le ricerche per il suo cortometraggio “Moses on the Mesa”
Alcune di esse sono a colori (Kodachrome), altre, come questa (1908), sono state colorate a mano
Sono state scattate tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento
E vanno dai veri e propri ritratti
A spaccati di vita quotidiana
In ogni immagine è visibile lo stile peculiare delle singole tribù
Guardarle ispira allo stesso tempo fascino e tristezza
Fascino per una cultura così suggestiva e maestosa…
Tristezza per il genocidio e lo sterminio sistematico che è stato effettuato in America e in Canada.
Le immagini che state vedendo testimoniano un mondo che non esiste praticamente più
La maggior parte degli Indiani sopravvissuti al genocidio vive nelle riserve
All’interno delle riserve gli Indiani d’America possono mantenere i loro usi e costumi ma ovviamente non è la stessa cosa
A noi oggi non restano che le fotografie…
Oltre a un grande rimpianto e un immenso rispetto per una cultura così potente che è andata irrimediabilmente perduta.
da curioctopus
L’ignoranza esemplare umana, di soli 100 anni fa, ha sradicato un popolo dalla sua terra.
Una cultura che avrebbe insegnato a noi come effettivamente curare ed amare il mondo….che idioti siamo stati….ma mi prendo responsabilità che non mi appartengono per sollevare chi in realtà ė stato veramente colpevole del genocidio…. non facciamo più quest’errore, rispettiamo i popoli e invece di occupare sfruttando il territorio. Aiutiamo per essere aiutati.
Condivido pienamente in tutto quello che hai scritto e nn saprei cosa altro aggiungere,questi popoli li porto nel mio cuore sin da ragazzo perchè mi appassionava la loro cultura,il loro modo di vivere,il rispetto per la terra che calpestavano,il rispetto per gli animali dai quali traevano nutrimento,ecc…eccc.ecc…..!! Se ci fai caso,dove passiamo noi bianchi non restano che rovine e sopprusi verso i più deboli,guarda l’africa l’abbiamo sfruttata a massimo le risorse sotto terra e sopra la terra e poi l’abbiamo lasciata a se stessa…..nn mi prolungo oltre un saluto.
Avverto l’energia di questo popolo quando mi capita di osservare immagini che lo riguardano. Ho nel cuore il film degli anni ’70 “Soldato blu”, non so quante persone l’abbiano visto, lo consiglio.