Perù: Villaggi Ricavano La Luce Dalla Fotosintesi Delle Piante. Ecco Come Ci Riescono (Video)

La natura spesso fornisce la soluzione a molti problemi che si presentano: quello della mancanza di un accesso all’energia elettrica interessa più di un continente.

Un gruppo di ricercatori peruviani, davanti alla sconfortante cifra di persone che vivono senza elettricità, ha inventato la ‘pianta-lampada’, che produce energia pulita e sostenibile utilizzando una varietà di pianta che cresce nelle foreste peruviane. Ecco come funziona questa idea, che potrebbe risollevare le condizioni in cui vive questa e molte altre popolazioni

Al progetto hanno preso parte sia i professori che gli studenti dell’UTEC, l’Università di Ingegneria e Tecnologia del Perù.

Il prototipo di questa invenzione è stata fornito alla comunità di Nuova Saposoa, che vive nella regione Ucayalii, in cui è stato registrato il tasso più basso di accesso alla rete elettrica. Le condizioni in cui vive oggi la regione sono dovute alle ultime inondazioni subite, che hanno distrutto gli impianti.

La mancanza di strade di accesso ai vari villaggi non ha permesso finora di risolvere il problema.

 

Che cos’è la ‘pianta-lampada’?

Appare come una grande cassetta di legno contenente della terra, in cui si trova la pianta.

Da un lato della scatola si estende il braccio della lampada, alimentata dalla pianta. Il processo sfruttato è quello della fotosintesi clorofilliana, che tutte le piante eseguono per ottenere le sostanze nutritive necessarie per lo sviluppo, partendo da acqua, recuperata dal terreno, e anidride carbonica, presa dall’atmosfera.

La luce solare è fondamentale per l’inizio del processo di fotosintesi.

 

Come funziona la ‘pianta-lampada’.

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Le piante dunque, attraverso la fotosintesi, producono sostanze nutritive (carboidrati), essenziali per la crescita, a partire da acqua e anidride carbonica.

I residui organici di questo processo passano al terreno attraverso le radici. Qui alimentano i microorganismi presenti nella terra, che si cibano rilasciando elettroni come prodotto di scarto.

Gli elettroni non sono altro che elettricità.

Posizionando un elettrodo vicino alle radici della pianta, si raccolgono gli elettroni e si accumula elettricità che serve ad accendere la lampada.

L’energia elettrica prodotta viene accumulata in una batteria. Quando la batteria è scarica la si potrà ricaricare in modo naturale.

L’invenzione dell’Università si è rivelata essere di grande aiuto per la popolazione di Nuova Saposoa: 173 abitanti, ovvero 37 famiglie, la utilizzano quotidianamente.

I bambini la utilizzano per fare i compiti al posto delle lampade a combustibile, nocive per l’ambiente e per la salute se usate in continuità.

Tuttavia, gli inventori di questo prototipo sanno bene che non basta a risolvere tutte le problematiche della comunità così come quelle di tutte le altre popolazioni in difficoltà.

Altri progetti, e ulteriori azioni comuni sono necessarie.

Tuttavia questa lampada è l’inizio di un nuovo metodo per la produzione di energia sostenibile, favorisce la nascita di altre idee e altre ricerche, per raggiungere un obiettivo più grande e ambizioso.

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Da curiosoctpus