Parma, tunisino la ammazza in casa. Ma era già stato espulso dall’Italia

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Il tunisino di 27 anni è ricercato in tutta Italia per aver ammazzato domenica Alessia Della Pia. Ora è ricercato in tutto il Paese. Il 14 settembre il questore di Ferrara aveva firmato un ordine di espulsione. Cosa ci faceva ancora in Italia?

Non doveva essere in Italia Mohamed Jella. Il tunisino di 27 anni è ricercato in tutta Italia per la morte di Alessia Della Pia, la 39enne ritrovata senza vita domenica pomeriggio nell’androne del suo palazzo alla prima periferia di Parma. “Al nordafricano – riferisce la Gazzetta di Parma – era stato notificato il 14 settembre un ordine di espulsione dal territorio italiano”. A firmarlo era stato il questore di Ferrara, dopo che l’uomo aveva finito di scontare una condanna per rapina. Da allora però il giovane, ricercato per omicidio volontario, non solo aveva continuato a vivere in Italia ma era addirittura tornato a Parma, dove condivideva l’appartamento con la compagna brutalmente ammazzata.

Carabinieri e polizia continuano a mantenere il massimo riserbo sulle indagini, ma le ricerche sono serrate sia in provincia di Parma che in tutta Italia. Gli inquirenti intanto stanno ricostruendo le ultime ore della donna uccisa, a partire dalle dichiarazioni rilasciate dal figlio ventenne della vittima. Madre e figlio vivevano solo da un paio di settimane nell’appartamento del quartiere Cinghio Sud dove è avvenuto il delitto. E con loro era andato ad abitare anche Mohamed Jella. Il tunisino è noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti legati al traffico di sostanze stupefacenti e sino a poco tempo fa era anche agli arresti domiciliari proprio per un problema legato alla droga. Anche la donna, in passato, avrebbe avuto problemi di tossicodipendenza. Tanto che alcuni vicini di casa avrebbero accennato ai carabinieri di violenti litigi fra i due. All’interno dello stesso stabile vive, tuttavia, un’altra coppia definita dagli inquilini “difficile”. Non è, dunque, escluso che le urla sentite provenissero non dall’appartamento di Alessia Della Pia. Per ora insomma resta inspiegabile il gesto di ieri.
Chiamando il 118 l’uomo avrebbe infatti solo ammesso “un bisticcio” dopo avere comunicato come la donna fosse “svenuta”. “Non respira – ha detto – ho provato di tutto ma non si riprende”. Al telefono avrebbe parlato di una serie di farmaci assunti dalla donna. Parole che però non coincidono con le condizioni del corpo della vittima, pieno di lividi ed ecchimosi, compresi alcuni colpi alla testa e al volto, e con le unghie spezzate, forse in un ultimo disperato tentativo di proteggersi. Secondo una prima ricostruzione, infatti, Alessia Della Pia sarebbe stata prima brutalmente picchiata, poi, molto probabilmente, immersa agonizzante nella vasca da bagno e infine trasportata, ormai senza vita, al piano terra del palazzo.

Fonte:il Giornale.it