E perché non cedere anche qualche pezzo di azienda pubblica? già fatto. Dopo Poste Italiane, di cui una quota è stata venduta ad una società cinese, è stata la volta di Ferrovie dello Stato. Il governo ha messo sul mercato il 40% di Ferrovie dello Stato.
E non solo, Alitalia è sotto il controllo dei francesi e degli arabi di Etihad, Enel nel 2005 ha ceduto la quota di maggioranza di Wind Telecomunicazioni ad una società di telecomunicazioni delle Bermuda. La Fiat Ferroviaria è controllata dalla francese Alstom (dal 2000), mentre, da quest’anno, Ansaldo Breda e il 40 per cento di Ansaldo Sts sono passati da Finmeccanica alla giapponese Hitachi. State Grid of China ormai controlla Cdp Reti, che a sua volta controlla Terna e Snam. E nel 2014 il Fondo Strategico Italiano ha ceduto alla Shanghai Electric il 40% di Ansaldo Energia (per un’inezia: 400 milioni di Euro), azione tutt’altro che astuta dato che l’azienda ex Finmeccanica è di importanza strategica per il settore energetico. Ma questa è solo una piccola parte di aziende (private e pubbliche) che abbiamo perso, basta pensare a marchi storici come “Barilla” o “Algida”, e tanti altri.
Ma non bastava cedere soltanto aziende, Il nuovo governo ha pensato bene di cedere i mari del Nord Sardegna (i più pescosi) alla Francia. Infatti i confini sono stati rivisti ma l’operazione maldestra e gravissima è stata compiuta in gran segreto e nessuna comunicazione è stata fatta ai soggetti interessati. Proprio come la Grecia l’Italia va via pezzo dopo pezzo, e il Presidente Renzi ci parla del suo amore per l’Italia? Sembra che nessuno abbia veramente a cuore il proprio paese.