Il massaggio energetico: una potente pratica sciamanica

Il massaggio energetico è una potente pratica sciamanica in grado di massaggiare l’aura oltre che la parte fisica bisognosa di cure. Grazie ai preziosi insegnamenti di Lumira potrai sperimentare direttamente su te stesso il massaggio energetico.

Quando ci fa male da qualche parte, portiamo automaticamente le mani su quel punto. Se un bambino o un animale sta male, lo tocchiamo con le mani.
Tutti gli esseri viventi hanno bisogno di questo contatto terapeutico.
Questo significa che indipendentemente dalla tematica e dall’area cor­porea su cui desideri lavorare a livello terapeutico, non dimenticare di usare le mani. Appoggiale sulla parte del corpo che ha bisogno di gua­rire, e massaggia sia te stesso che la tua aura.

Per una lettura approfondita sull’Aura ti consigliamo Aura di Goran Tasic.

Il modo in cui procedere ti è già noto a livello intuitivo: lo scoprirai metten­dolo in pratica. A questo punto puoi sperimentare su di te come funziona un massaggio senza contatto. Leggi le istruzioni del seguente esercizio in tre fasi e non esitare a provarlo subito.

 

Produrre energia

Sfrega fra loro le palme delle mani per produrre energia e rie­quilibrare la parte maschile e quella femminile. Allontana len­tamente le mani e percepisci l’energia che si è formata nello spazio che le separa. Gioca con questa energia riavvicinando e poi allontanando di nuovo le mani. Percepisci la vibrazione fra le due palme.

 

Massaggio energetico

Dopo aver prodotto l’energia, dirigi le mani verso il tuo corpo. Muovile lentamente, tenendole a una distanza di circa otto cen­timetri dal corpo e usale per trasmetterti energia. Puoi ruotarle, muoverle avanti e indietro, allontanarle un po’ dal corpo e poi riavvicinarle. Percepisci con attenzione quello che provi. Interessante, vero?

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A questo punto subentra un’altra parte fondamentale per la pratica del massaggio energetico: non basta essere in grado di trasmettere l’energia, ma bisogna saperla anche ricevere. A questo scopo ripetiti più volte: accolgo la guarigione; la guarigio­ne mi spetta; mi apro alla guarigione; mi autorizzo a essere sano.Inspira a fondo e decidi di accettare la guarigione da te stesso.

Per intensificare ulteriormente l’efficacia di que­sto esercizio strofina di nuovo fra loro le palme delle mani per produrre la vibrazione, poi allontanale lentamente e percepisci l’energia che si è formata. Immagina di averti di fronte, immagina di starti davanti dando­ti la schiena. E adesso comincia a massaggiare la tua schiena immaginaria. Accarezzala ed esegui dei movimenti rotatori, trattando ogni singola vertebra (le mani alla distanza indicata in precedenza). E nello stesso tempo senti tutto questo sulla tua schiena! L’ideale sarebbe percepire anche nel tuo corpo fisico ogni movimento effettuato sul tuo corpo immaginario dal massaggio energetico.

Che cosa provi? Riesci a sentire e ad accettare la guarigione? In questo modo puoi lavorare con ogni tuo organo. Immagina il fegato, i reni o un altro organo, massaggialo e guariscilo con le tue mani, la tua energia e il tuo intento. L’organo in questio­ne si sentirà più caldo e starà meglio.

Se l’esercizio non ti è riuscito al primo colpo non ti scoraggiare: ci vuole un po’ di esercizio, non metterti sotto pressione e rallegrati di ogni piccolo successo, per esempio di riuscire a essere consapevole dell’energia fra le palme delle mani.

Vuoi saperne di più sulla rigenerazione cellulare? Leggi il libro di Lumira Rigenera le tue Cellule.

L’autotest chinesiologico

Si tratta di un me­todo corporeo che ti indica un “sì” o un “no” del tuo corpo. In chinesiologia la forza di un muscolo viene usata come indicatore per arrivare alle radici di un determinato tema. Il ricorso all’autotest è qualcosa di controverso, poiché chi lo esegue potrebbe influenzarlo e quindi sabotarlo, mabasta imparare ad aver fiducia in se stessi, dopo­diché il test funzionerà bene. Tuttavia occorrono un certo allenamento e una grande apertura.

Gli esercizi chinesiologici, chiamati Brain Gym, stanno ac­quisendo una notorietà sempre maggiore. Si tratta di esercizi che livellano i due emisferi cerebrali, aumentando la tranquil­lità e l’equilibrio. Questi esercizi migliorano inoltre la memo­ria e la capacità di apprendimento.

Esercitare l’autotest

Prima di cominciare, centrati appoggiando saldamente i piedi al pavimento e connettendoti con il pensiero alla Terra. Puoi visualizzare il colore marrone e inspirarlo, oppure puoi imma­ginare che dai piedi ti spuntino robuste radici che si espandono nel suolo e ti collegano con le caratteristiche nutritive, suppor­tanti e protettive di Madre Terra.

Fa’ un paio di inspirazioni ed espirazioni consapevoli. Unisci il pollice e l’indice di una mano in modo da formare un anello. Ora fa’ la stessa cosa con il pollice e l’indice dell’altra mano dopo averli inseriti nel primo anello. In questo modo si forma una specie di catena con due anelli.

L’autotest consiste nel porti una domanda e nel verificare la resistenza della “catena”: la risposta sarà un “sì” se i due anelli non si staccheranno, mentre sarà un “no” se il legame verrà sciolto e la “catena” si spezzerà. Ogni volta che vuoi fare questo test, esegui prima una prova del sì e del no, dicendo: «Questo è nettamente un sì» (e in tal caso le dita resisteranno alla trazione) e: «Questo è nettamente un no» (e in tal caso le dita si separeranno).

da: http://ilnuovomondodanielereale.blogspot.it/