L’uomo che ha trovato il modo di far produrre alle api miele alla marijuana

Il miele è utilizzato da millenni anche per le sue proprietà nutraceutiche e medicinali, e lo stesso naturalmente vale per la cannabis, della quale negli ultimi anni si stanno (ri)scoprendo valori terapeutici che erano noti già nella Cina del 5000 avanti Cristo. In Francia c’è un uomo che si fa chiamare Nicolas Trainerbees e che ha trovato il modo di creare un miele che contiene anche le virtù della cannabis, come? Semplice, facendo nutrire le api con la resina dei fiori di marijuana. Nasce così quello che Nicolas ha chiamato il “cannahoney”.

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«Tutto ciò che passa dentro un ape e diventa miele migliora – ha dichiarato Nicolas in un’intervista – basti pensare che i loro enzimi riescono a trasformare la resina del pioppo e del salice in una fantastica sostanza curativa come la propoli, quindi ho pensato che fare trasformare alle api la cannabis avrebbe potuto dare grandi risultati».

Così, nel 2006, Nicolas ha cominciato a studiare per mettersi a produrre miele alla cannabis, mentre tutti gli altri apicoltori gli dicevano che era un’idea folle e impossibile. Ma in pochi anni ha dimostrato che si sbagliavano. Nel 2013 ha effettuato i primi test sul miele prodotto dalle api nutrite a cannabis, confermando che conteneva spiccate qualità terapeutiche e rilassanti.

E anche chi aveva espresso perplessità per la salute degli insetti è stato smentito. Dopo due anni di ricerca si è infatti potuto confermare che le api non possiedono un sistema endocannabinoide e quindi non elaborano il Thc, il quale non ha alcun effetto su di loro. Trattano i fiori di cannabis esattamente come tutti gli altri.

Oggi ha a disposizione 30 alveari per il suo progetto. Tuttavia, deve fare i conti con le complicazioni del proibizionismo e per questo tiene nascosta l’area in cui opera. Una situazione che comporta molti rischi, specie durante il trasporto delle piante vicino agli alveari per l’impollinazione.

Ora Nicolas ha cominciato a raccontare la sua vicenda su di un profilo Facebook. In Francia la coltivazione di cannabis è vietata, e anche se il suo scopo è produrre miele non psicoattivo rischia l’arresto. Per questo usa un nome fittizio e sta cercando qualcuno che voglia sostenerlo aiutandolo a proseguire la ricerca, magari trasferendosi in Spagna dove potrebbe continuare le sue sperimentazioni in una cornice legale.

 

da dolcevitaonline.it