LA MACCHINA DEL FANGO SI E’ GIA’ SCATENATA CONTRO IL REGNO UNITO. LEGGETE I DATI , NON ASCOLTATE LE FROTTOLE

Ieri è stato divertente sentire i programmi ed i vari politici italiani ed europei scatenati dopo il voto del popolo inglese. Veramente abbiamo sentito di tutto: cali del PIl inglese del 10%, aziende che dovrebbero fuggirsene dall’oggi al domani, certe scissioni del Regno Unito, caos e distruzione. Mi aspettavo anche annunci di invasioni di cavallette, pioggia di rane, e, soprattutto  bombardieri Ju 88, He 111 e Do 17, scortati da Me 109, in rotta per radere al suolo Londra (i BR 20 inviati da Renzolini si sono persi lungo il percorso..). Insomma sentendo i nostri media (proprio ora sto ascoltando Gualtieri, quello che l’altro ieri fu asfaltato da Borghi a suon di dati, pontificare sulla 7) la Regina non mangerà il panettone.

Sarà proprio così? Iniziamo a vedere brevemente prima di tutto la questione diplomatica. Juncker e la Merkel fanno la voce forte e richiedono l’immediato avviano di un rapido percorso di uscita con l’attivazione dell’articolo 50 del TFUE. Invece il governo britannico pare abbia un’idea diversa: intanto le dimissioni di Cameron impongono la scelta di un nuovo primo ministro e, per lo meno per tre mesi, non sarà presa nessuna decisioni. Quindi nessuno può obbligare ad attivare l’articolo 50 in un certo momento, anzi probabilmente l’articolo sarà attivato solo quando gli accordi bilaterali UK-UE saranno ad un buon punto.Se a Bruxelles ci fossero dei problemi potrebbe anche attivare trattative con i singoli stati, a partire da quelli periferici. Il governo britannico farà i suoi passi quando lo riterrà opportuno.

Divertente la reazione dei quotidiani tedeschi. Ieri la Welt è uscito un articolo in cui palesava il timore che ora i paesi della “Fascia dell’olio d’oliva”, il mediterraneo, con tanto di invito ad essere più duri contro le nostre mollizie. Schaeuble vuole costruire uno status di nazione associata, anche perchè il Regno Unito è uno dei migliori clienti tedeschi e, alla fine , ai tedeschi dell’unione non gliene frega nulla.

 

Vediamo ora la sterlina. Ieri ha preso un bel colpo.

La sterlina si è svalutata del 6,5 %, in un giorno, ma se consideriamo un orizzonte settimanale il calo si riduce al 3%.

La sterlina si era rivalutata sul’euro, seguendo il dollaro. Questo ha avuto delle conseguenze sulla competitività del sistema industriale inglese e sul mercato immobiliare inglese, che era sull’orlo dell’esplosione.

Infatti se consideriamo la bilancia commerciale inglese negli ultimi 5 anni:

Il Regno Unito è in disavanzo di bilancia commerciale dalla metà degli anni 90. La sterlina è sopravvalutata ed anche di molto, sia nei confronti dell’euro sia del dollaro.  Ammettendo che questa svalutazione possa permanere la sua conseguenza sarà una ripresa delle produzioni nazionali, un calo delle importazioni ed un miglioramento della bilancia commerciale.

Della Borsa non parlerei, a parte far notare come siano state “Suonate” quelle dei paesi più deboli, mentre quella inglese, proprio per i motivi sopra elencati, se l’è cavata meglio.

Insomma non ci sono cavallette o bombardieri che stanno volando sopra la Manica. Non c’è neppure un paese di bengodi in arrivo. Semplicemente il Regno Unito deve giocare bene le sue carte, come dovremmo fare noi. Ah si, ma noi non abbiamo una classe politica, ma un gruppo di venduti di scarsa qualità.

Da scenari economici