Kim Jong un non è l’unico pazzo, francesi e americani hanno compiuto per anni test atomici in atmosfera nelle isole del Pacifico

Gli americani avevano chiaro fin da subito che gli abitanti della regione sarebbero stati esposti alle radiazioni, così li hanno arruolati come cavie a loro insaputa

Francesi e americani hanno compiuto per anni test atomici in atmosfera nelle isole del Pacifico, usando di fatto il loro ambiente e i loro abitanti come materiale da laboratorio e cavie. Ancora oggi le due potenze preferiscono che non se ne parlino, così negli Stati Uniti non si riesce a mandare in onda un documentario sugli esperimenti nelle Isole Marshall.

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LA PESTE BIANCA – Gli abitanti delle isole del Pacifico non hanno tratto grandi vantaggi dall’arrivo dei navigatori bianchi che hanno navigato l’oceano e «scoperto» i luoghi dove abitavano da sempre. Dopo le malattie arrivò l’invadenza, con la seconda guerra mondiale arrivarono battaglie come non si erano mai viste e dopo, quando nel resto del mondo s’imponeva un mondo nuovo e si parlava di decolonizzazioni, le navi dei bianchi portarono ordigni atomici che fecero esplodere in grande numero fino a che non si decise che dovevano smettere prima d’inquinare l’intero pianeta.

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DECINE DI ORDIGNI –  numeri di questi test parlano da soli, gli Stati Uniti e i francesi produssero diverse decine di test, tutti con ordigni con potenze molto superiori a quelle sganciate su Hirosima e Nagasaki e mentre gli statunitensi ne fecero un buon numero anche in casa, nel deserto del Nevada, i francesi come i britannici fecero esplodere i loro ordigni solo all’estero, privilegiando l’Area del pacifico. Le bombe di Sua Maestà detonarano in Australia (21 tra Emu, Maralinga e isola di Montebello), quelle francesi sugli atolli di Mururoa e Fangataufa (45 in atmosfera e 146 sotterranei) e quelle americane sulle Isole Marshall, sull’isola Johnston e su Christmas Island, Isola di Natale (circa la metà dei 216 test in atmosfera) ,  da non confondere con l’anonima isola australiana sede di un famigerato centro per l’accoglienza dei migranti sgraditi.

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Fonte giornalettismo.com