Che indecenza! Tutti addosso a Virginia Raggi, Hanno trovato la pagliuzza e si sono dimenticati le centinaia di travi sulle quali hanno taciuto

Che spettacolo! Che indecenza! Tutti addosso alla sindaca di Roma, e al Movimento Cinque Stelle. Hanno trovato la pagliuzza e si sono dimenticati le centinaia di travi sulle quali hanno taciuto (o messo in sordina) per decenni. Che il M5S avrebbe avuto problemi nel governo della città di Roma sono stato il primo a dirlo. Ne avrà, e di ben più gravi, quando dovesse governare il paese. Dunque era inevitabile che tutto questo emergesse, prima o dopo, in questo paese dove la “democrazia” funziona con scambi di favore, piaceri vari, strette di mano tra il “mondo di sopra”, “mondo di sotto” e il “mondo di mezzo” , termine reso famoso da Carminati, non è semplice governare, soprattutto quando levi  “cibo” ai tanti avvoltoi che vestono in giacca e cravatta!

Ma lo scandalo non è questo: lo scandalo è la veemenza con cui tutti i canali tv hanno inscenato il processo. Tutti divenuti santarelline a fare la lezione morale alla Raggi: il belante Mannoni, il mielato Mieli, con l’occhio semispento,  principe decaduto De Bortoli, il prode “direttore” (nella ripetuta slinguata dello sguaiato Parenzo) Mentana, il velenoso Orfini e la pletora sterminata dei corifei del ladrocinio generalizzato. Impossibile citarli tutti, e non intendo farlo per non sporcare la tastiera. Il loro finto “sdegno” è semplicemente la difesa del sistema così com’è: quello che ha dato loro un buon reddito. Sono i rottamatori del futuro e i conservatori del passato.

La verità di Ninco Nanco

Fonte Giulietto Chiesa