Il Brigantaggio fu estirpato, Perché la Mafia invece ha acquisito sempre più potere?

Da sempre la musica popolare del meridione (che rappresenta la voce del popolo) va contro la storia ufficiale che descrive i briganti come assassini, ladri e una minaccia verso lo stesso popolo. In realtà erano soltanto una minaccia verso i potenti che sfruttavo la povera gente, ecco perché gli fu dichiarata guerra: semplicemente per garantire la supremazia a chi governa da secoli. I loro “crimini” erano sempre e solo a danno di chi era seduto più in alto nella gerarchia sociale, spesso i nobili venivano derubati per punire un sopruso. Il popolo per riconoscenza dava loro cibo e rispetto.

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La mafia al contrario dei briganti lavorava con i nobili e i grandi proprietari terrieri (massoni). All’inizio la “mafia” non era quella società che conosciamo oggi, i “picciotti” erano semplicemente uomini che lavorano con i Nobili e i grandi proprietari terrieri. Nessun rito di affiliazione e nessuna struttura, semplicemente uomini a cui il “padrone” dava un’arma e un cavallo per la propria sicurezza, per controllare le proprietà di famiglia e per “tenere calmi” i lavoratori sfruttati.

Con l’Unità d’Italia questi uomini finirono ad aiutare i Garibaldini in prima, e in seguito a collaborare con il Generale dell’esercito piemontese Cialdini, con i Savoia e con il nuovo Stato. Da quel momento sono entrati i “riti” mafiosi di affiliazione che si rifanno agli stessi riti di affiliazione delle logge massoniche. Qui si può iniziare a parlare finalmente di Mafia, ‘Ndrangheta e Camorra, qui nascono queste società e non prima. I “picciotti” grazie al loro aiuto hanno acquisito sempre più potere e denaro fino ad acquistare  le stesse proprietà dove lavoravano come guardiani.

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Morale?  Il brigantaggio fu estirpato con inaudita violenza, la Mafia è ancora presente e dall’unità d’Italia fino ad oggi è diventata sempre più potente.

di S.M. per La verità di Ninco Nanco