Il Brasile si unisce alla crescente lista di paesi che rifiutano l’importazione Usa OGM

Il Brasile si è svegliato e ha imposto il divieto di importazione delle colture geneticamente modificate della Monsanto, anche se hanno un deficit del 10 per cento nella propria produzione.

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Il Brasile si unisce ora ad una linea crescente di paesi che stanno facendo lo stesso. La Russia si è unita alla lotta lo scorso anno, giurando di non nutrire i suoi cittadini con degli alimenti geneticamente modificati. In Nuova Zelanda, per citarne un’altra, i prodotti Monsanto semplicemente non esistono.

Negli Stati Uniti, e anche in Australia, andare in un supermercato significa acquistare alimenti geneticamente modificati. Almeno l’ottanta per cento dei cibi confezionati che si trovano sugli  scaffali sono prodotti OGM. E anche se il Brasile è il secondo più grande produttore di mais OGM, gli agricoltori hanno iniziato a rinunciare ad alimentare il bestiame con questo mais.
Monsanto sta cominciando a perdere la sua roccaforte.

La verità di Ninco Nanco

Una risposta a “Il Brasile si unisce alla crescente lista di paesi che rifiutano l’importazione Usa OGM”

  1. Ciao, scusa, puoi dare qualche fonte sul fatto che il Brasile non riceverà piu OGM dagli Stati Uniti?
    perché quello che risulta a me é che la Onsanto loro ce l’hanno in casa, direttamente in Brasile, per questo che non hanno bisogno di importarla dagli Stati Uniti..
    E poi questo non vuol dire che il Brasile non continui a produrre e diffondere i propri prodotti OGM. Che sono e la legge permette.
    Spero di sbagliarmi, ma questa notizia puó essere parzialmente infondata. attendo riscontro e ringrazio

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