Non ha un nome ufficiale, ma è stato soprannominato “Lo stagno di Monet”. Il perché è facile capirlo: la somiglianza con i dipinti del ciclo “Le ninfee” del pittore impressionista francese (circa 250 lavori) è notevole.
I visitatori che si spingono fino a questo tempio shintoista incastonato tra le montagne che circondano la cittadina di Seki, nella prefettura giapponese di Gifu, restano incantati dalle acque cristalline attraverso le quali è possibile vedere i pesci dai colori sgargianti che lo abitano.
Gigli e ninfee dalle diverse tonalità punteggiano le acque, che devono la loro limpidezza a quelle dei torrenti di montagna che attraversano la zona.