Firenze, scontri e contusi al corteo anti Renzi: cariche della polizia (video)

Gli scontri sono subito partiti all’angolo tra via Cavour e piazza San Marco, a Firenze. Lancio di bottiglie, fumogeni, bombe carta e la carica delle forze dell’ordine alla manifestazione organizzata contro il governo Renzi, il referendum e la Leopolda. Un migliaio di persone si sono ritrovate in piazza, nonostante il divieto della questura che aveva proibito il corteo verso la Leopolda, e autorizzato solo un presidio. Ma i manifestanti avevano reagito:” Vogliamo arrivare alla kermesse, non accettiamo divieti”.

Così alle 16 sono scoppiati gli scontri, le cariche e i lanci di oggetti con contusi tra le forze dell’ordine e i manifestanti che hanno divelto

interamente il cantiere in piazza San Marco e si sono asserragliati tra piazza San Marco e la vicina piazza Santissima Annunziata. Un agente è rimasto ferito, sembra leggermente, forse dallo scoppio di una bomba carta o di un grosso petardo. Altri scontri in via della Pergola e in via della Mattonaia, mentre all’interno della Leopolda la conventionprosegue con gli interventi sul Referendum. Il sindaco di Firenze Dario Nardella su Twitter ha condannato la violenza dei manifestanti.

Il corteo, nonostante gli intenti di raggiungere la Leopolda ha preso però la direzione opposta dirigendosi verso piazza D’Azeglio. Il cordone è formato da antagonisti, centri sociali, dal “Comitato Firenze dice no”. Secondo gli organizzatori della manifestazione “il presidente del consiglio continua con la sua idea folle verso questa città e verso il Paese che considera il cortile di casa sua”. Alla manifestazione sono presenti anche rappresentanti arrivati da Venezia (il comitato No alle grandi navi), dalle Marche, dalla Campania: “Siamo qui per rappresentare una realtà sociale che alla Leopolda non è rappresentata quella dei giovani che lavorano con i voucher, della persone sotto sfratto, la nostra è una piazza aperta”, hanno concluso gli organizzatori della manifestazione. In piazza striscioni e cartelli.

Ecco il video: