Poi, però, la Fornero punta il dito contro i giovani, invitandoli ad andare a lavorare. “I trentenni – ha pontificato – pensino a lavorare, e non a quanto prenderanno di pensione”. Intervistata da Radio Cusano Campus, ha aggiunto: “Mi sembra che ci sia molto rischio nella piega che ha preso questa discussione, rischio e anche un po’ di terrorismo psicologico, e davvero non ce n’è bisogno”. Secondo Elsa “non basta una legge per dare alle persone delle pensioni generose. Bisogna fare in modo che i giovani entrino presto nel mondo del lavoro con forme contrattuali il più dignitose possibili. Dobbiamo aiutare le persone a trovare lavoro e poi dire a chi non ce l’ha fatta che avrà comunque una pensione adeguata a carico della fiscalità generale”.
E ancora, la donna che ha cancellato le pensioni a milioni di italiani, spiega che “c’è allarmismo ingiustificato, l’allarme deve essere sul lavoro, non sulle pensioni che i lavoratori prenderanno tra quarant’anni. Fatico a immaginare un trentenne che pensa già alla pensione. La pensione non può essere la prima preoccupazione. La mia risposta a questo terrorismo psicologico – conclude Fornero – è quella di ricordare che le pensioni non ci saranno soltanto se non ci sarà stato il lavoro”
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