Costruttore smaschera il Governo: “Case di legno in sette mesi? Macché, bastano 3 settimane”

Un costruttore smaschera le bugie del governo: «E a Norcia i moduli abitativi dell’85 sono in piedi»

di Jacopo Granzotto

Gli altoatesini costruiscono case in legno da sempre. Oltretutto servono tre settimane, un mesetto al massimo per sistemarle e dormire sereni. Queste costruzioni – potremmo dire di lussuosa fortuna – sono un’alternativa intelligente alle abitazioni antisismiche in muratura. Il signor Bruno dalle Pezze della premiata ditta Rubner Haus di Chienes (Bz) può contare su 300 addetti e mezzo secolo d’esperienza in cantiere. Così, quando gli diciamo che le sue case con il «cuore» in legno massiccio costano meno di quelle testè ordinate dalla Protezione Civile per accogliere gli sfollati di Marche e Umbria, si sorprende un po’. «Le ho viste di recente quelle case, sono fatte in struttura metallica con dei tamponcini, non mi dica che costano più delle mie, non è possibile». In effetti è così. Del resto sono il commissario Errani e il direttore della Protezione Civile Curcio che sanno qual è la casa «giusta». Non è un problema per il dottor Delle Pezze. L’azienda funziona, gli ordini non mancano. «Tra l’altro – racconta – abbiamo numerose richieste dalla zona di Norcia, dove ci sono ancora case costruite dopo il terremoto del 1985 che stanno tranquillamente in piedi!». Quanto a sicurezza non bada a spese. «Sono abitazioni che abbiamo testato in Portogallo, lì hanno una piattaforma speciale che si muove nei due sensi, da destra a sinistra e avanti e indietro, proprio come fanno i terremoti. Oddio, servirebbe anche quello sussultorio, ma va bene così…».

Lo scorso 24 agosto è andato in Umbria subito dopo il terremoto ed è stato intervistato dalla TgR; il servizio lo ha incollato sul sito web della ditta Rubner. Racconta all’inviata: «La struttura oscilla ma poi torma al suo posto. Il legno è la materia prima che meglio si presta a sopportare le scosse e riesce a scomporre la spinta sismica in tante piccole forze. In questi giorni stanno arrivando molte richieste ma purtroppo siamo bloccati perchè dobbiamo avere il permesso di edificare da parte dei sindaci. Molta gente ci chiede la disponibilità a costruire anche scuole e uffici, ma senza il permesso…».

Ad Amatrice fornitura, trasporto e montaggio di ciascuna Sae, così sono state rinominate le casette di legno, ci costerà 66 mila euro Iva esclusa, più i costi di esproprio dei terreni, le opere di urbanizzazione, gli allacciamenti, eventuali urgenze. Perfino più del prezzo stabilito in Abruzzo dalla Protezione civile di Bertolaso. Perché nella cifra del 2009 l’Iva era compresa: 68mila 559 euro per ciascuna delle 3.473 casette, allora chiamate Map.

L’Alto Adige sa costruire le case in legno, lo fa bene e in poco tempo. In Umbria stanno ancora aspettando da agosto. Ma a qualcuno frega poco.

 

Fonte: ilgiornale