Carabinieri nascondevano droga nelle auto fermate per ricattare gli automobilisti

Mentre un carabiniere controllava i documenti all’automobilista fermato l’altro sistemava droga all’interno dell’abitacolo della sua auto, poi chiedevano al malcapitato 10.000 euro per lasciarlo andare. Era il metodo di estorsione messo in pratica da Mario Arnò e Massimiliano Mazzotta, rispettivamente maresciallo e appuntato del nucleo radiomobile di Mogoro (provincia di Oristano).

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I due carabinieri minacciavano l’automobilista di arrestarlo per spaccio di droga, lasciandolo con la sola possibilità di accettare l’estorsione di denaro per essere lasciato andare.

Altre volte i due carabinieri ricorrevano ad un altro metodo: attraverso un alcoltest modificato facevano risultare positivo all’etilometro l’automobilista e poi gli chiedevano una somma di denaro per lasciarlo andare senza conseguenze.

Ad incastrarli le intercettazioni telefoniche, ordinate dalla magistratura nell’ambito di un altro processo nel quale i due si trovano già in veste di imputati, insieme al loro ex capitano René Biancheri, accusati di corruzione, falso e peculato. Mario Arnò e Massimiliano Mazzotta ora dovranno rispondere anche delle accuse di estorsione.

 

Fonte: unionesarda.it  

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da: dolcevitaonline.it