Il boicottaggio della canapa! Studiato a tavolino e messo in atto per business

L’erba non è dannosa per il corpo né la mente. Non comporta alcuna minaccia per la gente comune, mentre rappresenta un gran rischio per le compagnie petrolifere, le industrie dell’alcool, del tabacco ed un mucchio di aziende chimiche. Grandi imprese con un sacco di dollari ed influenza politica hanno nascosto la verità al popolo: l’erba è illegale soltanto perché i miliardari vogliono restare tali.

Sapevate che si stima che la canapa abbia circa 25mila possibili usi? A partire dal cibo passando per vernici, carburanti, materiali per l’abbigliamento e l’edilizia. 
Il più antico reperto dell’industria umana è un pezzo di tela di canapa ritrovato in Mesopotamia e risalente a circa 8mila anni prima di Cristo. La più antica testimonianza di un manufatto cartaceo risale a circa 2mila anni fa, è stato ritrovato in Cina ed è fatto di fibra di canapa. Nel 2500 a.C. i faraoni usarono la canapa per la costruzione delle grandi piramidi.

Nel XVI secolo la canapa era così importante in Inghilterra che il re Enrico VIII approvò una legge nel 1553 che sanzionava tutti gli agricoltori che non riservassero almeno un quarto di acro alla coltivazione della canapa, su ogni 60 ettari di terreni coltivabili di loro proprietà. C’è stato perfino un periodo storico protratto per oltre 200 anni in cui negli Stati Uniti era possibile pagare le proprie tasse in canapa. Nel 1850 erano presenti oltre 8.300 aziende produttrici di canapa negli Stati Uniti.

Ogni 3,6 secondi una persona nel mondo muore di fame. I semi di canapa sono la soluzione più nutriente ed economica per porre fine alla fame nel mondo. Con una concentrazione per l’80% di grassi “buoni”, proteine contenenti tutti ed 8 gli aminoacidi più nutritivi, e fibre alimentari, la canapa è realmente una fonte di cibo perfettamente equilibrata dal punto di vista nutrizionale. I semi di canapa grezzi sarebbero la migliore fonte di cibo del pianeta in quanto contengono proteine, grassi essenziali, vitamine ed enzimi.

Il primo motore diesel fu progettato per essere alimentato con oli vegetali, uno dei quali era olio di canapa. Nel 1930 Henry Ford produsse un’automobile composta per il 70% di plastica di canapa, la quale funzionava con carburante a base di olio di canapa. 
Le opere di Rembrandt (1606–1669), Van Gogh (1853-1890) e Gainsborough (1727–1788) furono dipinte su tela di canapa, spesso con colori a base di olio di canapa.

Più del 50% di tutti i pesticidi chimici spruzzati nel mondo vengono usati nella coltivazione del cotone. La canapa è otto volte più resistente agli agenti esterni del cotone e può crescere vigorosamente fino a 16 piedi in 100 giorni senza l’uso di pesticidi e diserbanti nocivi. Salutare per la pelle e per l’ambiente. Un acro di canapa può produrre la stessa quantità di fibra grezza di ben 4,1 acri di alberi. Usando la canapa per la produzione di carta si ricaverebbe un prodotto molto più resistente di quello attuale, che non ingiallisce con l’età. Inoltre, l’utilizzo della canapa come fonte primaria per la produzione della carta stroncherebbe la necessità di disboscare le grandi e antiche foreste che contribuiscono al controllo del clima e alla pulizia dell’aria che respiriamo.

 

“LA MARIJUANA È PERICOLOSA”.
 La marijuana non è una minaccia per la gente comune. È molto più pericolosa per le compagnie petrolifere, le industrie dell’alcool e del tabacco ed un gran numero di aziende chimiche. Gli imprenditori sono inconsapevoli delle abnormi potenzialità della canapa. I super ricchi hanno contribuito a diffondere disinformazione in merito ad una pianta estremamente versatile che se utilizzata correttamente avrebbe mandato in fallimento le loro aziende.

Nel ’37 Dupont brevettò i processi produttivi per la fabbricazione di plastica da petrolio e carbone. La relazione annuale della Dupont esortò gli azionisti a investire nella nuova divisione petrolchimica.
Materiali sintetici come plastica, cellophane, nylon, celluloide, metanolo, rayon, etc. stavano per essere immessi sul mercato e l’industria della canapa naturale avrebbe mandato a monte oltre l’80% del business Dupont.

 

LA COSPIRAZIONE DEL CAMBIO DEL NOME.
 Andrew Mellon (tra i principali investitori Dupont) proprio in quel periodo divenne segretario del Tesoro dell’amministrazione Hoover, e nominò il futuro nipote acquisito,Harry J. Anslinger, a capo della divisione Narcotici e Droghe Pericolose del Federal Bureau.

Si tennero riunioni segrete tra magnati finanziari. La canapa fu dichiarata pericolosa in quanto costituiva una seria minaccia per molte imprese industriali e finanziarie. Per preservare il potere di alcune dinastie, la canapa doveva sparire. Questi uomini decisero di ribattezzare la canapa con una strana parola sconosciuta, tratta dal gergo messicano: “marijuana” e iniziarono la manipolazione della coscienza d’America.

 

MANIPOLAZIONE MEDIATICA. 
I mass media intrapresero la “crociata” tra la fine degli anni ’20 e l’inizio degli anni ’30. Ai lettori fu insegnato che questa pianta fosse la principale causa di tutti i mali che affliggevano la società americana, dagli incidenti stradali allo scadimento della moralità.

Film come Reefer Madness (1936), Marijuana: Assassin of Youth (1935) e Marijuana: Weed of Devil (1936) furono progettati a tavolino per fini propagandistici allo scopo di ottenere il sostegno dell’opinione pubblica, così che le leggi anti-marijuana potessero essere applicate a furor di popolo.

Negli anni ’30 molta gente era ingenua o ignorante. Le masse erano come pecore in attesa di essere guidate dai pochi detentori del potere. Se la notizia era riportata dalla stampa e la radio, non poteva che essere attendibile.

Il 14 aprile 1937, il disegno di legge Prohibitive Marihuana Tax Law – che dichiarava illegale la pianta di canapa – fu presentato al Ways and Means Committee, unico comitato legittimato a presentare un disegno di legge alla Camera senza che lo stesso sia preventivamente discusso da altre commissioni. Il Presidente del Ways and Means, Robert Doughton – grande investitore nella Dupont – si fece carico della sua approvazione presso il Congresso.

Il dottor James Woodward, medico e avvocato, testimoniò in ritardo a nome della AMA (American Medical Association), denunciando che l’associazione di cui era rappresentante non fosse a conoscenza del fatto che la marijuana corrispondesse in realtà alla canapa.

Poche persone in quel momento si erano rese conto che la minaccia mortale di cui avevano letto sulle prime pagine dei quotidiani Hearst era in effetti la canapa, di cui la AMA stessa aveva per circa un secolo utilizzato il principio attivo per la realizzazione di molti farmaci.

Nel settembre del 1937 la canapa diventò a tutti gli effetti illegale. Fu da quel giorno, da quando la coltura più utile e curativa fu bandita, che il nostro pianeta iniziò a soffrire. Il Congresso la proibì sulla base della convinzione che fosse causa della maggior parte degli atti violenti dovuti all’assunzione di droghe. Anslinger restò a capo della Commissione per 31 anni, e per quasi tutta la durata del proprio mandato promosse l’idea che i consumatori di marijuana tendessero ad assumere comportamenti violenti.

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LE MERAVIGLIE DELLA CANAPA

La canapa è una fibra di qualità superiore rispetto alla fibra di legno. La produzione di carta da canapa richiede l’impiego di un numero di sostanze chimiche caustiche molto inferiore rispetto alla produzione della carta da legno. Inoltre la carta di canapa non ingiallisce ed è molto resistente.

– Tutti i prodotti attualmente in plastica potrebbero essere ricavati dall’olio di semi di canapa. La plastica di canapa è biodegradabile! Si arresterebbe la deforestazione. Il processo produttivo della vasta gamma di articoli realizzabili in plastica di canapa non inquinerebbe i fiumi come ormai da un secolo fanno la Dupont e le altre società petrolchimiche. L’ecologia non è in sintonia con i piani dell’industria petrolifera e della macchina politica. I prodotti in canapa sono sicuri e naturali.

– La canapa potrebbe essere utilizzata per la produzione di svariati farmaci. Dovremmo tornare ai giorni in cui l’AMA prescriveva cure a base di cannabis. Oggi l’uso della marijuana per fini terapeutici è concesso a norma di legge solo ad una manciata di persone, mentre tutti gli altri sono costretti a curarsi con farmaci a base di sostanze chimiche.

– La fame nel mondo potrebbe finire. Una grande varietà di prodotti alimentari possono essere generati dalla canapa. I semi contengono una delle più alte fonti di proteine in natura. Inoltre contengono due particolari acidi grassi essenziali che ripuliscono l’organismo dal colesterolo. Questi acidi grassi essenziali non si trovano altrove in natura!

– Gli abiti dovrebbero essere confezionati in fibra di canapa. L’abbigliamento di canapa è così forte e durevole nel tempo che potrebbe essere usato per generazioni. Cancelliamo la parola “marijuana” da cui iniziò tutta questa mistificazione. Lottiamo contro la propaganda e le fesserie che si dicono sulla canapa. La canapa dovrà essere utilizzata in futuro.

Le industrie dei liquori, del tabacco e del petrolio spendono oltre un milione di dollari al giorno allo scopo di mantenere legali le loro sostanze. È con i nostri soldi che stanno uccidendo il mondo proprio davanti ai nostri occhi. Mezzo milione di decessi ogni anno sono causati dal tabacco. Mezzo milione dall’alcool. (E chissà quanti dal petrolio e l’industria chimica, n.d.t.).

Nessuno è mai, dico mai morto per avere fumato della marijuana! In tutta la storia del genere umano, non un solo decesso può essere attribuito alla cannabis. La nostra società ha bandito l’erba, ma consente l’uso di tabacco e alcool. La canapa deve essere riabilitata e rimessa in commercio nelle drogherie, per alleviare lo stress. Siamo stati condizionati a pensare che il fumo sia nocivo, ma ciò non è vero nel caso del fumo di canapa.
L’assunzione del THC, il principio attivo della canapa, ha effetti provatamente positivi sull’asma e il glaucoma. Una canna tende ad alleviare la nausea causata dalla chemioterapia. La canapa stimola l’appetito.

Lo stereotipo del fumatore di marijuana è simile a quello di un ubriaco rimbecillito. In realtà il consumo di canapa affina le capacità creative degli individui. La percezione del tempo rallenta leggermente e si diventa più percettivi. Si è in grado di apprezzare con maggiore partecipazione tutte le arti, di essere più vicini alla natura e in genere di percepire più cose. Quindi stiamo parlando di uno stato mentale all’opposto rispetto agli effetti dell’alcool.

 

Fonte Dolce Vita